Ha “collezionato” certificati di malattia e congedi familiari e nel frattempo ha preso 3 lauree, scritto su riviste online e partecipat a seminari e corsi di aggiornamento
28 GIUGNO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Cinzia Paolina De Lio, una professoressa di 56 anni di Chioggia, è stata destituita dal suo incarico dopo una lunga battaglia legale conclusasi in Cassazione. La docente, che in 20 anni di servizio avrebbe lavorato solo 4 anni, ha rilasciato una breve dichiarazione definendo l’intera vicenda “unica e surreale”. Ha affermato di voler ricostruire tutta la verità, ma al momento si trova al mare e non risponderà alle domande dei giornalisti. Tuttavia, si è dichiarata disponibile a condividere atti e documenti con i colleghi interessati.
La situazione di De Lio è iniziata una decina di anni fa, quando è arrivata nel Veneziano e sono iniziate le segnalazioni degli studenti sulla sua scarsa attenzione in classe. Non è ancora chiaro come abbia fatto a non lavorare per 20 anni su 24 di servizio. Durante questo periodo, la docente ha inviato 67 certificati di assenza per malattia, che l’hanno tenuta fuori dalla scuola per un totale di 40 a 180 giorni all’anno. Si sono verificate anche altre assenze per infortuni sul lavoro, permessi personali, congedi per maternità, salute del figlio, congedi parentali retribuiti, assistenza a familiari con handicap e partecipazione a corsi di formazione. In totale, le assenze giustificate ammontano a più di 100.
Nel 2017, la docente è stata sospesa per incapacità didattica, ma è stata poi reintegrata nel 2018 dal tribunale di Venezia. Tuttavia, la Corte d’Appello e successivamente la Cassazione hanno deciso di destituirla definitivamente. Nel 2011, De Lio aveva difeso i professori assenteisti in un articolo, sostenendo che le difficoltà ambientali fossero la causa principale dell’assenteismo.
Il licenziamento della docente è stato motivato dall’assoluta e permanente inettitudine alla docenza riscontrata durante un’ispezione condotta nel 2015 e nel 2016. Nel rapporto degli ispettori si fa riferimento a disattenzione, disorganizzazione e assenza di logica. Il Ministero dell’Istruzione ha confermato il licenziamento, decisione poi avallata dalla Cassazione.”
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