Un nuovo accordo chiamato AUKUS, annunciato dal presidente americano Biden e da quello inglese Sunak, prevede che presto l’Australia avrà una flotta di sottomarini nucleari

Notizia dell’ultima ora: Un nuovo accordo chiamato AUKUS, annunciato dal presidente americano Biden e da quello inglese Sunak, prevede che presto l’Australia avrà una flotta di sottomarini nucleari

Un nuovo accordo chiamato AUKUS, annunciato dal presidente americano Biden e da quello inglese Sunak, prevede che presto l'Australia avrà una flotta di sottomarini nucleari
15 MARZO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – L’Australia presto avrà una flotta di sottomarini nucleari, secondo l’annuncio del presidente degli Stati Uniti Joe Biden e dei primi ministri del Regno Unito e dell’Australia, Rishi Sunak e Anthony Albanese. I tre paesi hanno firmato un accordo un anno e mezzo fa che prevede la formazione di un’alleanza militare per contenere l’espansione della Cina nell’area del Pacifico. Il nuovo accordo, chiamato AUKUS, prevede un progetto in tre fasi che doterà l’Australia di sottomarini nucleari, grazie alla condivisione di tecnologia militare dei tre paesi.

La prima fase prevede che Washington collocherà quattro sottomarini nucleari nella base navale di Perth, in Australia, dal 2027. Nella seconda fase, gli Stati Uniti venderanno fra 3 e 5 sottomarini all’Australia dal 2032. Nella terza fase, l’Australia e il Regno Unito completeranno la costruzione di una nuova flotta, grazie alla condivisione delle tecnologie dei tre paesi dal 2040. Biden ha precisato che i sottomarini saranno a propulsione nucleare ma “non armati con testate nucleari”.

La notizia non è stata accolta con favore dalla Cina e dalla Russia, che hanno espresso preoccupazione per la proliferazione nucleare e per una corsa agli armamenti. Secondo il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, la decisione dei tre paesi indica che “hanno deciso di camminare su una strada di errore e pericolo”. Il portavoce del Cremlino ha chiesto maggiore trasparenza e ha sollevato domande sulla non proliferazione.

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