Il Consiglio dell’Unione Europea ha confermato che 7 Paesi, tra cui l’Italia, hanno deficit eccessivi. La procedura per deficit eccessivo mira a garantire che gli Stati membri non accumulino deficit eccessivi
Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato oggi le decisioni che confermano l’esistenza di deficit eccessivi per sette Paesi membri, tra cui Belgio, Francia, Italia, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia. Inoltre, è stato stabilito che la Romania, già sottoposta a procedura per deficit eccessivo dal 2020, non ha adottato misure adeguate per correggere la propria situazione, pertanto la procedura rimarrà aperta.
La procedura per deficit eccessivo ha l’obiettivo di garantire che gli Stati membri mantengano la disciplina nei bilanci governativi e non accumulino deficit eccessivi. Gli Stati devono rispettare criteri stabiliti nei trattati dell’UE, in particolare che il deficit non superi il 3% del PIL e il debito non oltre il 60% del PIL. Qualora si verifichi un deficit eccessivo, la procedura prevede un controllo rafforzato e raccomandazioni per adottare misure correttive.
Verso la fine dell’anno, il Consiglio sarà chiamato ad adottare raccomandazioni per gli Stati membri affinché correggano il loro deficit entro un determinato periodo. La Commissione presenterà raccomandazioni in novembre, in concomitanza con il pacchetto autunnale del semestre europeo. Quest’anno, le tempistiche delle raccomandazioni saranno allineate alle nuove norme di governance economica dell’UE, in vigore dal 30 aprile, che richiedono agli Stati membri di preparare piani fiscali a medio termine. L’obiettivo è allineare le raccomandazioni del Consiglio con i piani di spesa e le riforme per i prossimi 4-7 anni.
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