La premier Meloni ha scritto a Ursula von der Leyen lamentando l’uso distorto della Relazione annuale sullo stato di diritto dell’UE per attaccare il governo italiano. Meloni ha negato ingerenze politiche nella Rai e ha detto che gli attacchi contro il suo governo sono basati su fake news
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha scritto a Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, lamentando l’uso politico distorto della Relazione annuale sullo stato di diritto dell’UE per attaccare il governo italiano. Meloni ha sottolineato che le raccomandazioni verso l’Italia non differiscono significativamente dagli anni precedenti, ma che per la prima volta il contenuto del documento è stato manipolato, insinuando che lo stato di diritto in Italia, e in particolare la libertà di informazione nella Rai, sia a rischio.
Meloni ha esaminato tre questioni riguardanti la Rai, affermando che non c’è ingerenza politica da parte del suo governo nella governance della rete pubblica. Ha ricordato che la riforma della Rai è stata attuata nel 2015 dal Partito Democratico durante il governo Renzi, con l’opposizione del suo partito, Fratelli d’Italia. Meloni ha ribadito che l’attuale governo non ha ancora utilizzato la normativa vigente per rinnovare i vertici aziendali, che sono stati nominati nella scorsa legislatura quando Fratelli d’Italia non era al governo.
Riguardo alle dimissioni di giornalisti e conduttori, Meloni ha dichiarato che si tratta di normali dinamiche di mercato e non sono imputabili all’attuale governo. Ha inoltre respinto le critiche sulla presunta violazione della par condicio da parte della Rai durante le elezioni europee, spiegando che la Commissione parlamentare Vigilanza Rai ha adottato una delibera, conforme alla normativa vigente secondo l’Agcom, che escludeva dalle regole della par condicio i rappresentanti delle istituzioni nel loro ruolo istituzionale.
Meloni ha definito gli attacchi contro l’Italia “maldestri e pretestuosi,” nati dal ricorrente uso di fake news che inquina il dibattito in Europa. Ha espresso dispiacere per il fatto che neppure la Relazione della Commissione europea sia stata risparmiata dalla disinformazione. La presidente ha concluso ribadendo il suo impegno a garantire in Italia e in Europa il rispetto dei valori fondamentali dell’Unione Europea e a promuovere la libera informazione, il contrasto alle fake news e il pluralismo del servizio pubblico radiotelevisivo.
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