Martino Benzi, un libero professionista laureato al Politecnico di Torino, ha ucciso moglie, figlio, la suocera nella rsa, e poi si è tolto la vita
Secondo le informazioni riportate da La Stampa, Martino Benzi, 67 anni, libero professionista laureato al Politecnico di Torino, ha pianificato attentamente l’omicidio della moglie, Monica Berta, 57 anni, e del figlio Matteo, 17 anni, prima di dirigersi verso la casa di riposo dove era ricoverata la suocera Carla Schiffo, di 80 anni, e ucciderla.
L’uomo, noto per la sua professione nel campo dell’informatica e della comunicazione, ha lasciato dietro di sé una serie di biglietti nei quali cercava le parole giuste per spiegare il suo gesto. In uno di essi, scritto su un foglietto sgualcito, si legge: «Sono rovinato, non c’è più scampo». Il movente di questa tragica vicenda resta al momento oscuro, ma sembra che Benzi fosse convinto di compiere la “cosa giusta”.
Dopo aver perpetrato gli omicidi, Benzi ha cambiato i vestiti sporchi di sangue, si è seduto davanti al computer e ha cercato di spiegare le sue azioni. Successivamente, si è recato alla casa di riposo per uccidere anche la suocera. La polizia è intervenuta prontamente, ma Benzi è stato trovato senza vita, ponendo così fine al suo folle gesto.
Martino Benzi, descritto come un uomo gentile, premuroso e preciso, sembrava amare profondamente la sua famiglia. Tuttavia, il suo gesto estremo ha sconvolto la comunità. Questa tragica vicenda pone l’accento sulle complessità delle relazioni familiari e sulla fragilità della mente umana.
La polizia, guidata dal capitano William Forster, è al lavoro per comprendere appieno le dinamiche che hanno portato a questa tragedia. La comunità di Alessandria è ora unita nel dolore per la perdita di tre vite innocenti. La normalità delle cose, come afferma la notizia, è stata infranta in un momento di ordinaria follia che ha sconvolto una tranquilla giornata cittadina.
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