Tre giovani di 22 e 25 anni, provenienti da famiglie benestanti, sono stati arrestati a Torino perché trovati in possesso di 60 chili di droga in un loft che avevano affittato
Tre giovani di 22 e 25 anni, provenienti da famiglie benestanti, sono stati arrestati a Torino perché trovati in possesso di 60 chili di droga in un loft che avevano affittato. Tra loro c’è un figlio di un imprenditore e un giovane erede che viveva di rendita.
La droga, composta da 40 chili di hashish, 21 di marijuana, alcuni grammi di cocaina e sigarette elettroniche con liquido a base di THC, veniva ordinata tramite l’applicazione di messaggistica Telegram. Secondo quanto raccontato dai tre indagati, difesi dagli avvocati Riccardo Magarelli e Wilmer Perga, il ‘grossista’ inviava loro la lista delle sostanze da comprare e il quantitativo, che poi veniva consegnato per strada o al parcheggio di un supermercato.
Gli agenti della squadra mobile di Torino, su ordine del gip, hanno seguito i giovani fino al loft, dove hanno fatto irruzione trovando la droga in tre sacchi di tela. Il quantitativo sequestrato avrebbe potuto fruttare mezzo milione di euro. Dopo l’arresto, uno dei tre amici ha ammesso: “Negli ultimi giorni siamo andati in ansia perché ci sentivamo seguiti. Abbiamo iniziato con poco, 10 chili. La seconda volta 48 chili. Il fumo costa 1500 al chilo, l’erba 3 mila. Ti portano tutto a casa. Non devi fare altro che aspettare la consegna”.
L’inchiesta è coordinata dalla pm Lisa Bergamasco. I tre giovani non risultano legati ad associazioni criminali.
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