La bambina, affetta da una patologia rara, aveva ricevuto donazioni per le sue cure da parte di un’associazione filantropica. Tuttavia, i genitori hanno utilizzato gran parte del denaro per altri scopi, come pagarsi viaggi, abbonamenti a pay-tv e videogames, e effettuare versamenti verso l’America Latina
Una frode ai danni di un’associazione filantropica della Valsesia è stata scoperta dalla guardia di finanza di Vercelli. Tre persone, tra cui i genitori di una bambina gravemente malata, sono state indagate per truffa aggravata.
La bambina, affetta da una patologia rara, aveva ricevuto donazioni per le sue cure da parte di un’associazione filantropica. Tuttavia, i genitori hanno utilizzato gran parte del denaro per altri scopi, come pagarsi viaggi, abbonamenti a pay-tv e videogames, e effettuare versamenti verso l’America Latina.
I finanzieri hanno scoperto che i genitori avevano creato fatture e ricevute ad hoc per ottenere i fondi dall’associazione. Tra queste, ci sono state fatture di un medico spagnolo con studio in Italia e ricevute di frequenti viaggi all’estero in strutture sanitarie.
Durante un’operazione di polizia giudiziaria coordinata dalla procura vercellese, sono stati sequestrati 128.000 euro, frutto delle donazioni ricevute. I finanzieri hanno anche effettuato controlli in noti ospedali pediatrici della Liguria, Lombardia e Toscana per risalire all’utilizzo effettivo del denaro.
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