ILSOLE24ORE – Sono quasi 6 milioni gli italiani che vivono all’estero

Il Rapporto Italiani nel Mondo 2023 evidenzia la crisi demografica in Italia con un significativo aumento degli espatriati (soprattutto giovani e donne). Negli ultimi 18 anni, la comunità degli italiani all’estero è cresciuta del 91%, raggiungendo quasi 6 milioni


11 NOVEMBRE 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Il Rapporto Italiani nel Mondo 2023 evidenzia una crisi demografica in Italia con un significativo aumento degli espatriati, soprattutto tra giovani e donne. Negli ultimi 18 anni, la comunità degli italiani all’estero è cresciuta del 91%, raggiungendo quasi 6 milioni, con un aumento del 99,3% per le donne, del 78,3% per i minori e del 109,8% per gli over 65. Le partenze per l’estero sono aumentate del 44,9%, coinvolgendo principalmente giovani, con il 44% degli espatriati nel 2022 tra i 18 e i 34 anni.

Il Rapporto, presentato dalla Fondazione Migrantes, sottolinea la “grave questione giovanile” e indica che, nonostante un calo generale delle iscrizioni all’Anagrafe degli italiani all’estero del 2,1%, i giovani sembrano prendere decisioni di espatrio con maggiore cautela. Il fenomeno è descritto come strutturale, con la mobilità che continua a influenzare l’economia, la società e la cultura italiane.

Al 1° gennaio 2023, gli iscritti all’Aire raggiungevano 5,93 milioni, il 10,1% della popolazione italiana entro i confini nazionali. Le iscrizioni crescono all’estero del 2,2% in un anno, mentre l’Italia perde 132.405 residenti (-0,2%). La Toscana, il Veneto e la Lombardia mostrano popolazioni in calo, mentre solo Campania e Sicilia registrano un modesto aumento. Dal 2020, l’Italia ha perso oltre 790.000 residenti, con le regioni meridionali tra le più colpite.

Il Rapporto sottolinea due realtà contrapposte: una Italia che si svuota e soffre di spopolamento, e un’altra Italia all’estero che si rafforza, aumentando in dimensioni e complessità. Dal 2006, la presenza degli italiani residenti all’estero è cresciuta del 91%. Le partenze femminili, in particolare, sono raddoppiate dal 2006, con donne moderne motivate dalla prospettiva di una vita indipendente e una carriera gratificante.

Gli anziani over 65 mostrano un aumento delle partenze, con 4.300 nel 2023. Tuttavia, il motivo principale sembra essere il “ricongiungimento familiare moderno”, con gli anziani che seguono figli e nipoti all’estero. Nel decennio 2012-2021, i rimpatri sono raddoppiati, ma non sono sufficienti a compensare le perdite dovute agli espatri. Il Rapporto conclude sottolineando i tre diritti: a restare, a migrare e a tornare, come facce di uno stesso dilemma esistenziale per i migranti. La migrazione, afferma il Rapporto, dovrebbe essere un diritto genuinamente libero.

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