Secondo Codacons “Che tempo che fa” di Fazio è costato 100 milioni di euro in 5 anni

Notizia dell’ultima ora: Secondo Codacons “Che tempo che fa” di Fazio è costato 100 milioni di euro in 5 anni

Secondo Codacons
16 MAGGIO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Il recente addio di Fabio Fazio alla Rai e il suo passaggio a Discovery hanno generato una serie di polemiche tra il centrodestra e il centrosinistra. Molti politici e opinionisti hanno commentato il cambiamento di rete del popolare conduttore ligure. Alcuni si lamentano dell’epurazione, che sostengono sia stata operata in modo chirurgico dal governo Meloni, mentre altri parlano di una scelta libera da parte di Fazio, che riceverà un generoso compenso nel nuovo canale televisivo. Tuttavia, pochi hanno analizzato in dettaglio gli anni di permanenza di Fazio alla Rai, dove era uno degli artisti più pagati dalla televisione di Stato. Il Codacons, un’associazione a tutela dei consumatori, ha deciso di fare i “conti” per capire quanto siano costate le trasmissioni di Fazio agli utenti negli ultimi anni.

Secondo il Codacons, l’addio di Fabio Fazio alla Rai è una buona notizia per i cittadini italiani che pagano il canone televisivo. L’associazione ha cercato di fare chiarezza sui costi sostenuti dagli utenti per il conduttore e la sua casa di produzione negli ultimi anni. “Il contratto che legava Fabio Fazio alla Rai è stato sempre mantenuto segreto a causa delle somme esorbitanti che l’azienda riconosceva al conduttore. Secondo indiscrezioni e stime circolate, Fazio avrebbe ricevuto per anni un doppio compenso, tanto che la trasmissione ‘Che tempo che fa’ potrebbe aver raggiunto il costo record di 100 milioni di euro in cinque anni.”

Il Codacons ha recentemente presentato un esposto alla Corte dei Conti, elencando una serie di criticità per le quali non sono mai state fornite spiegazioni. “Fazio avrebbe percepito 2,2 milioni di euro all’anno a titolo di cachet personale e 10,6 milioni di euro tra costi di produzione e diritti sul format ‘Che tempo che fa’ pagati dalla Rai alla società ‘Officina Srl’, di cui Fazio era proprietario al 50%”. In più, ci sarebbero i costi di rete, scenografia e redazione, per altri 2,8 milioni di euro, e infine 2,6 milioni di euro per costumi, trucco, riprese interne e collegamenti esterni che avrebbero portato la spesa totale per la trasmissione a 18,3 milioni di euro all’anno”.

Il presidente di Codacons Carlo Rienzi si è soffermato infine sull’aspetto politico delle trasmissioni di Fazio. “Per anni il conduttore ha dettato legge in Rai, imponendo le due condizioni alla rete e conducendo una trasmissione faziosa e di parte, dove si dava spazio solo agli ospiti graditi a Fazio, con presenze fisse controverse e contestate, contrarie ai principi del servizio pubblico, come quella del virologo Roberto Burioni”.

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