Schlein: “I dati sull’occupazione femminile nelle regioni del Sud sono i peggiori d’Europa”

Elly Schlein a Cartabianca: “I dati sull’occupazione femminile nelle regioni del Sud del nostro Paese sono i peggiori d’Europa”

Schlein: I dati sull’occupazione femminile nelle regioni del Sud sono i peggiori d’Europa
Secondo quanto dichiarato dalla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein durante la sua ospitata a Cartabianca su Rai 3 il 6 giugno, le regioni del Sud Italia presentano i dati sull’occupazione femminile “peggiori d’Europa”. I numeri confermano la sua affermazione.

Quando si paragonano i dati a livello europeo, è importante chiarire il significato del termine “regioni”. In Italia, ci sono 19 regioni e due province autonome che rientrano nella “Nomenclatura comune delle unità territoriali statistiche” (Nuts 2), una suddivisione utilizzata per raccogliere e diffondere statistiche regionali armonizzate tra gli Stati membri dell’Unione europea. Nella divisione italiana “Nuts 1”, che rappresenta il primo livello della nomenclatura, si distinguono cinque macroaree: Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole.

Secondo Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, i dati più recenti del 2022 mostrano che le cinque regioni europee con il tasso di occupazione femminile più basso tra i 15 e i 64 anni sono tutte italiane: Sicilia (30,5%), Campania (30,6%), Calabria (31,8%), Puglia (35,4%) e Basilicata (39,9%). La Guyana francese, una regione d’oltremare situata in Sudamerica, ha un tasso di occupazione femminile del 38%.

In media, nelle regioni del Sud e delle Isole italiane, il tasso di occupazione femminile supera di poco il 34%, il che significa che circa una donna su tre nella fascia d’età tra i 15 e i 64 anni è occupata. Sicilia, Calabria e Campania hanno anche uno dei tassi di occupazione maschile più bassi, rispettivamente del 54,9%, 55,3% e 56,5%. In queste tre regioni, lavora circa un uomo su due tra i 15 e i 64 anni.

Nel 2022, il tasso di occupazione in Italia era del 60,1%, il più basso tra tutti i 27 paesi dell’Unione europea. La media europea era del 69,8%, mentre nei 20 paesi che adottano l’euro come moneta unica era del 69,4%. In Italia, il tasso di occupazione maschile era in media del 69,2%, mentre quello femminile era del 51,1%, con una differenza di quasi 20 punti percentuali. Se l’occupazione femminile raggiungesse quella maschile, l’Italia si avvicinerebbe alle medie europee, ma resterebbe comunque lontana dai livelli registrati, ad esempio, nei Paesi Bassi (81,1%) o in Germania (76,9%).

I dati di Eurostat confermano quindi che le affermazioni di Elly Schlein riguardo ai dati sull’occupazione femminile nelle regioni del Sud Italia sono corrette. Le regioni del Sud presentano effettivamente i tassi di occupazione femminile più bassi d’Europa, con circa una donna su tre occupata nella fascia di età tra i 15 e i 64 anni.

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