Salvatore Raimondi, rapitore di Tommaso Onofri, ha ottenuto la semilibertà dopo aver scontato 16 anni e mezzo di carcere. La madre del bambino ucciso ha espresso la sua amarezza: “Questa non è giustizia, è ingiustizia”
Salvatore Raimondi, il rapitore di Tommaso Onofri, ha ottenuto la semilibertà dopo aver scontato 16 anni e mezzo di carcere. Dall’inizio del 2024, Raimondi esce dal carcere di Forlì per lavorare come magazziniere. La madre del bambino ucciso, Paola Pellinghelli, ha espresso la sua profonda amarezza riguardo a questa decisione, affermando: “Questa non è giustizia, è ingiustizia”.
Tommaso Onofri fu rapito da Raimondi la sera del 2 marzo 2006 a Parma e successivamente ucciso da Mario Alessi, condannato all’ergastolo. Durante il processo, i giudici hanno accettato la versione di Raimondi, che ha riconosciuto di aver preso Tommy dal seggiolone, mentre Alessi è stato identificato come l’autore dell’omicidio. Antonella Conserva, compagna di Alessi, sta scontando una condanna a 24 anni.
Raimondi non è ancora completamente libero, poiché nel 2018 è stato condannato a tre anni e mezzo per estorsione. La situazione ha riacceso il dibattito sulla giustizia e le misure di detenzione in Italia, specialmente riguardo a casi così delicati e dolorosi.
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