Riscossione delle tasse: arriva la dilazione in 84 rate (e fino a 10 anni)

La riscossione delle tasse sta per subire importanti cambiamenti. La novità più rilevante riguarda la semplificazione delle rateizzazioni. Dal prossimo anno, i debiti fino a 120 mila euro potranno essere rateizzati in 84 rate mensili

Riscossione delle tasse: arriva la dilazione in 84 rate (e fino a 10 anni)

La riscossione delle tasse sta per subire importanti cambiamenti, offrendo ai contribuenti maggiori possibilità di rateizzare i loro debiti con il Fisco. La riforma, che dovrebbe essere approvata oggi in consiglio dei ministri, introduce nuove modalità per gestire i debiti fiscali.

L’obiettivo è ridurre il carico fiscale accumulato nell’archivio dell’Agenzia delle Entrate, che secondo la Corte dei Conti ha raggiunto la cifra di 1.207 miliardi di euro. Una nuova norma prevede che, dopo cinque anni di tentativi falliti di riscossione, l’Agenzia restituirà la cartella al creditore originale, che potrà tentare di riscuoterla tramite enti privati.

Un’altra novità è la possibilità per gli enti creditori di cedere o trasferire crediti omogenei a investitori privati per operazioni di cartolarizzazione. In pratica, le tasse non riscosse verranno impacchettate e vendute, con i proventi utilizzati per ripagare le obbligazioni emesse. Questa misura sarà principalmente rivolta ai Comuni, che potranno recuperare multe o accertamenti di Imu e Tari.

Il provvedimento conferma che solo società iscritte all’albo e dotate delle necessarie tutele potranno occuparsi della riscossione. Tuttavia, la proposta di vietare l’iscrizione di ipoteche sulla prima casa per famiglie con figli in debito con il Fisco non è stata inclusa nel testo finale, ma resta confermata l’impignorabilità dell’abitazione principale.

La novità più rilevante per i contribuenti riguarda la semplificazione delle rateizzazioni. Dal prossimo anno, i debiti fino a 120 mila euro potranno essere rateizzati in 84 rate mensili, rispetto alle 72 attuali. Dal 2027, si passerà a 96 rate e dal 2029 a 108 rate. In caso di comprovate difficoltà finanziarie, i debiti inferiori a 120 mila euro potranno essere dilazionati fino a 120 rate, equivalenti a dieci anni.

I criteri per accedere a questa dilazione più lunga saranno stabiliti da un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che terrà conto dell’Isee per le persone fisiche e dell’indice di liquidità per le imprese. La rateizzazione prevista dal decreto legislativo costerà allo Stato circa 2 miliardi di euro su base pluriennale, finanziati dal “fondo taglia tasse” utilizzato anche per prorogare il taglio delle aliquote Irpef a fine anno.

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