Papa: “Vi auguro il meglio e invio la mia benedizione all’equipaggio di Mediterranea Saving Humans e a Migrantes. Prego per voi. Grazie tante per la vostra testimonianza. Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca. Fraternamente, Francesco”
Papa Francesco ha benedetto l’equipaggio di Mediterranea Saving Humans, augurando loro “buon vento”. Il messaggio è stato consegnato tramite don Mattia Ferrari e recita: “Vi auguro il meglio e invio la mia benedizione all’equipaggio di Mediterranea Saving Humans e a Migrantes. Prego per voi. Grazie tante per la vostra testimonianza. Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca”.
La nave Mare Jonio, che è salpata dal porto di Trapani per una nuova missione di monitoraggio, ricerca e soccorso, è accompagnata per la prima volta da una barca a vela di supporto della Fondazione Migrantes. Questa barca ha il compito di osservare, documentare e informare.
Oggi pomeriggio, la Mare Jonio e la barca a vela Migrantes arriveranno nell’area di operazioni Sar a sud di Lampedusa. Mediterranea Saving Humans ha dichiarato che, nonostante il silenzio sulla crisi umanitaria nel Mediterraneo, la missione è necessaria a causa della situazione drammatica in corso.
Secondo l’organizzazione, dietro la “riduzione degli sbarchi in Italia” si nasconde un aumento delle violenze e delle sofferenze per le persone in movimento, con un numero crescente di vite perdute. Questo è attribuito agli accordi tra i governi italiani e le istituzioni europee con le milizie e i regimi di Libia e Tunisia.
Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans, ha spiegato che la missione ha come obiettivo principale quello di salvaguardare ogni vita umana in pericolo in mare e di prevenire le intercettazioni e i respingimenti verso porti e Paesi non sicuri, dove i diritti fondamentali sono negati.
I dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM) indicano che, dall’inizio dell’anno fino al 17 agosto, oltre 1.000 persone sono morte o risultano disperse nel Mediterraneo centrale, mentre quasi 14.000 sono state catturate in mare e riportate nei campi di prigionia in Libia. Le autorità tunisine riportano che oltre 30.000 persone sono partite dalla Tunisia e sono state intercettate, con molte di esse deportate o abbandonate nel deserto.
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