Riforma degli istituti tecnici e professionali: da 5 a 4 anni e esperti dal mondo del lavoro come insegnanti

La Commissione VII del Senato ha approvato il disegno di legge della riforma dei percorsi tecnico-professionali. L’obiettivo della riforma è quello di rafforzare i legami tra scuola e mondo del lavoro

Riforma degli istituti tecnici e professionali: da 5 a 4 anni e esperti dal mondo del lavoro come insegnanti
22 DICEMBRE 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS
La Commissione VII del Senato ha approvato il disegno di legge della riforma dei percorsi tecnico-professionali. La riforma prevede la riduzione della durata degli istituti tecnici e professionali da 5 a 4 anni, con la possibilità di proseguire gli studi per altri 2 anni presso gli ITS Academy, istituti tecnici superiori che forniscono competenze altamente qualificate e specialistiche.

L’obiettivo della riforma è quello di rafforzare i legami tra scuola e mondo del lavoro, garantendo ai giovani una formazione adeguata per trovare un impiego qualificato.

In particolare, la riforma prevede i seguenti punti:

  • Riduzione della durata degli istituti tecnici e professionali da 5 a 4 anni, con un potenziamento di italiano, matematica e dei tirocini formativi.
  • Possibilità di proseguire gli studi per altri 2 anni presso gli ITS Academy, istituti tecnici superiori che forniscono competenze altamente qualificate e specialistiche.
  • Potenziamento dei legami tra scuola e mondo del lavoro, con la possibilità per gli esperti esterni provenienti dal mondo delle imprese di insegnare nelle scuole superiori.

Il ministro all’Istruzione e al merito Giuseppe Valditara ha commentato la riforma definendola “di serie A”.

“Avremo una filiera della formazione tecnica e professionale di serie A – ha spiegato Valditara – grazie al potenziamento delle discipline di base e all’incremento di quelle laboratoriali e professionalizzanti; sarà più forte il raccordo fra scuola e impresa, si punterà molto anche sull’internazionalizzazione e sulla ricerca. Il nostro obiettivo è che i giovani abbiano la preparazione adeguata per trovare più rapidamente un impiego qualificato e che le imprese abbiano le professionalità necessarie per essere competitive”.

La riforma dovrà ora passare all’esame della Camera dei Deputati.

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