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Notizia dell’ultima ora: “Ogni due minuti nel mondo muore una donna per cause legate alla gravidanza. Il 45% degli aborti praticati non sono sicuri”

10 APRILE 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – L’organizzazione indipendente WeWorld ha pubblicato l’atlante WeCare, che evidenzia la disuguaglianza nella salute sessuale e riproduttiva. Lo studio ha analizzato e mappato alcuni fattori di ingiustizia sessuale e riproduttiva materna, infantile e adolescenziale, individuando le fasce sociali più esposte alle discriminazioni o alle negazioni dei diritti in Italia e nel mondo. Donne, bambini, adolescenti, membri della comunità LGBTQIA+, persone con disabilità, popolazioni indigene, minoranze etniche e rifugiati sono coloro che subiscono maggiormente le discriminazioni. La situazione è particolarmente difficile dove ci sono conflitti in corso o il contesto socioeconomico è più difficile, come in Africa Sub-Saharina, Asia Centro-meridionale, Medio Oriente e America Latina.

Lo studio ha approfondito sei grandi aree: salute natale, politiche del corpo, violenza di genere, accesso all’acqua potabile (Wash) e diritti sessuali e riproduttivi, salute mestruale, salute e benessere sessuale. Secondo gli autori, durante la gestazione, solo il 66% delle donne riceve i quattro controlli previsti dall’Organizzazione mondiale della sanità per un corretto monitoraggio dello sviluppo del feto. Si stima che ogni due minuti una donna muoia per cause legate alla gravidanza o al parto a cui si poteva porre rimedio. Una su cinque donne affronta un problema di salute mentale prima o subito dopo il parto. Non sempre, nei primi due anni di vita del bambino, madri e figli riescono ad avere cure e nutrizione adeguate.

Le politiche del corpo, che riguardano la possibilità di pianificare una famiglia o un aborto, ma anche l’esposizione ad atti di violenza legittimati o diffusi, generano discriminazioni. Ancora in molte regioni in via di sviluppo la contraccezione è poco praticata, a causa della difficoltà di accedere a servizi di informazione e metodi contraccettivi efficaci. Il 45% di tutti gli aborti effettuati nel mondo non è sicuro, e la percentuale cresce nei Paesi in cui le leggi sono più restrittive.