Nuovo accordo per il trasferimento dei dati personali tra Unione Europea e Stati Uniti

Notizia dell’ultima ora: Nuovo accordo per il trasferimento dei dati personali tra Unione Europea e Stati Uniti


11 LUGLIO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – La Commissione Europea ha approvato lunedì un nuovo accordo che permetterà il libero trasferimento dei dati tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti. Questa decisione era molto attesa, soprattutto dalle grandi piattaforme come Facebook e Google, che negli ultimi tre anni si erano trovate in una situazione di incertezza normativa a causa della chiusura dello “Scudo UE-USA per la privacy”, l’accordo precedente per lo scambio di dati personali a scopo commerciale, decisa dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea.

La Commissione ha formalmente riconosciuto gli Stati Uniti come un paese con adeguate protezioni e garanzie per il trattamento dei dati personali, approvando così una “decisione di adeguatezza”. Questa è una delle misure previste dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) per stabilire se un paese terzo offre un livello di protezione dei dati personali paragonabile a quello dell’Unione Europea. I paesi che soddisfano tali requisiti possono trasferire i dati senza ulteriori autorizzazioni da parte dell’Unione Europea.

In precedenza, il trasferimento dei dati era regolato dallo “Scudo UE-USA per la privacy”, ma nel 2020 la Corte di giustizia dell’Unione Europea l’aveva bloccato, sostenendo che le agenzie di intelligence degli Stati Uniti avevano accesso eccessivo ai dati personali dei cittadini europei. La Corte aveva anche annullato il “Safe Harbor”, un altro accordo entrato in vigore nel 2000 e considerato insufficiente per garantire la protezione dei dati. Entrambi gli accordi erano stati bloccati a seguito di una denuncia presentata da Max Schrems, un attivista per la privacy che aveva contestato le attività di sorveglianza delle agenzie di intelligence statunitensi sui dati europei.

Il nuovo accordo, con la decisione di adeguatezza, è stato raggiunto dopo anni di negoziati tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea. Nell’ottobre dello scorso anno, il presidente statunitense Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo per limitare l’accesso dei servizi di intelligence statunitensi ai dati degli europei. Dopo alcuni mesi di adeguamento, la scorsa settimana il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato di aver soddisfatto i requisiti stabiliti dall’ordine esecutivo. L’accordo prevede, tra le altre cose, la creazione di un nuovo organismo che consentirà ai cittadini europei di fare ricorso contro le agenzie di intelligence statunitensi nel caso in cui ritengano che i loro dati siano stati raccolti senza valide motivazioni o in modo sproporzionato.

Il nuovo accordo avrà un impatto significativo soprattutto sulle grandi piattaforme statunitensi, che potranno tornare a gestire più agevolmente i dati personali dei propri utenti europei, trasferendoli tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti. In precedenza, Meta (la società madre di Facebook e Instagram) aveva avvertito che senza regole adeguate non avrebbe potuto continuare a offrire i propri servizi nell’Unione Europea.

Sebbene la ripresa del trasferimento dei dati personali a scopo commerciale possa avere vantaggi per le aziende informatiche, sorgono comunque preoccupazioni riguardo alle nuove garanzie per le persone singole. Il Parlamento Europeo si era opposto al nuovo accordo, sostenendo che potrebbe consentire il trasferimento di dati senza adeguate protezioni, ma la sua opinione non era vincolante e la Commissione ha proceduto comunque. Nel frattempo, Schrems ha già annunciato che entro la fine dell’estate presenterà un nuovo ricorso alla Corte di giustizia dell’Unione Europea per far annullare la decisione.

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