Il governo ha introdotto nuovi limiti all’uso del contante, estendendo le regole anche alle carte prepagate. Chi entra o esce dall’Ue deve dichiarare se possiede un ammontare di denaro pari o superiore a 10.000 euro (regola si applica anche alle carte prepagate)
Il governo ha introdotto nuovi limiti riguardanti l’uso del contante, estendendo le regole anche alle carte prepagate. A partire da ora, chi entra o esce dall’Unione Europea deve dichiarare alla Dogana se possiede un ammontare di denaro pari o superiore a 10.000 euro, e questa regola si applica non solo al denaro contante, ma anche alle carte prepagate e ai traveller’s cheque.
Attualmente, non ci sono limiti sul denaro contante che una persona può detenere a casa o portare con sé, ma esiste un limite di 5.000 euro per le transazioni tra persone, come vendite o donazioni. Tuttavia, quando si viaggia all’estero, è vietato portare contante pari o superiore a 10.000 euro. Questo limite si applica sia all’ingresso che all’uscita dall’Unione Europea.
Il governo ha deciso di includere anche le carte prepagate nel limite di 10.000 euro, poiché queste non richiedono l’identificazione del titolare. Pertanto, se una persona si presenta alla frontiera con 5.000 euro in contante e una carta prepagata con un saldo di 8.000 euro, sarà obbligata a dichiarare l’intero ammontare alle autorità doganali.
Per quanto riguarda la definizione di “denaro contante”, l’Italia si prepara a recepire il regolamento comunitario 2018/1672, che amplia il significato di questo termine. Non si intende solo il denaro fisico, come banconote e monete, ma anche strumenti negoziabili al portatore, beni considerati riserve liquide di valore e carte prepagate. Gli strumenti negoziabili al portatore includono assegni turistici, vaglia cambiari e altri mezzi di pagamento che non richiedono l’identificazione del beneficiario.
La somma totale di denaro e strumenti di pagamento che un cittadino dell’Unione Europea può portare all’estero non deve superare i 10.000 euro. È possibile avere una carta prepagata con un saldo di 10.000 euro, a condizione che non si porti con sé contante o altri strumenti di pagamento.
Le carte prepagate sono ora equiparate al denaro contante. Il decreto legislativo stabilisce che le carte non nominative, che contengono valore in moneta o liquidità, devono essere dichiarate se superano il limite previsto.
Se una persona supera il limite di 10.000 euro alla frontiera, è tenuta a fare una dichiarazione all’Agenzia delle Dogane e dei monopoli entro 30 giorni. Questo obbligo si applica anche al “contante non accompagnato”, ovvero il denaro che viene spedito senza una persona fisica che lo porti con sé.
In caso di mancata dichiarazione del denaro oltre il limite, il 50% dell’importo in eccesso sarà sequestrato, fino a 20.000 euro. Se l’importo supera i 100.000 euro, il sequestro sarà totale. Inoltre, per informazioni errate o incomplete, sono previste sanzioni amministrative che variano in base all’importo non dichiarato. Le sanzioni possono arrivare fino al 100% dell’importo in caso di gravi irregolarità.
Queste nuove regole mirano a prevenire trasferimenti illeciti di denaro e a combattere il riciclaggio e il finanziamento di attività criminali, garantendo una maggiore sicurezza nei movimenti di denaro all’interno e all’esterno dell’Unione Europea.
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