Nordio ha spiegato come ridurre il numero di detenuti di 15-20 mila

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha illustrato al Corriere della Sera le novità contenute nel decreto carceri. Le nuove misure potrebbero ridurre il numero di detenuti di 15-20 mila

Nordio ha spiegato come ridurre il numero di detenuti di 15-20 mila

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha illustrato al Corriere della Sera le novità contenute nel decreto carceri, sottolineando che “chi va in prigione lo decide un giudice, non il governo”. Nordio ha spiegato che il decreto introduce importanti cambiamenti, come la possibilità di eseguire la pena in luoghi diversi dal carcere, ad esempio nelle comunità per tossicodipendenti, ma la decisione finale spetta ai magistrati.

Nordio ha anche affrontato il problema del sovraffollamento carcerario, affermando che il governo ha dei progetti che saranno presentati al Presidente della Repubblica. Tra le misure previste, vi è quella di trasferire i tossicodipendenti in strutture alternative e di rimpatriare i detenuti stranieri, un’operazione sulla quale si sta lavorando intensamente insieme alla Farnesina. Secondo il ministro, queste misure potrebbero ridurre il numero di detenuti di 15-20 mila, risolvendo così il problema del sovraffollamento.

Riguardo alla custodia cautelare, Nordio ha ribadito la necessità di una riforma, sottolineata da tutta la maggioranza. Ha chiarito che la carcerazione preventiva continuerà a essere applicata per reati gravi come rapina, stupro e corruzione, ma ha anche evidenziato l’importanza di definire meglio i criteri per la sua applicazione, in particolare il rischio di reiterazione del reato. Nordio ha sottolineato che non è giusto desumere tale rischio solo dalla permanenza in carica di un pubblico ufficiale accusato di corruzione.

Il tema della custodia cautelare rimane centrale nella riforma della giustizia, con il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro che ha sottolineato l’uso eccessivo di questa misura negli ultimi anni. Delmastro ha dichiarato che su 60 mila detenuti, 15 mila sono in custodia cautelare, quindi persone presunte non colpevoli, e ha evidenziato la necessità di bilanciare il principio di non colpevolezza con la prevenzione del crimine.

Il dibattito sulla giustizia si è intensificato anche attorno alla legge Severino, con Forza Italia che ne chiede la modifica per eliminare la norma che prevede la sospensione dei sindaci condannati in primo grado, considerata una violazione del principio di presunzione di innocenza. Alessandro Cattaneo di Forza Italia ha dichiarato che è necessario aumentare le garanzie per i cittadini. Delmastro ha espresso un’apertura cauta alla possibilità di rendere la legge Severino più coerente con la Costituzione, pur rifiutando un’abolizione totale della legge.

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