I carabinieri avrebbero ricevuto minacce da amici e parenti del ragazzo perché ritenuti responsabili dell’incidente
25 GIUGNO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – La polizia locale sta utilizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza di Japigia per fare luce sull’incidente stradale avvenuto nella notte tra il 21 e il 22 giugno, che ha causato la morte del 27enne Christian Di Gioia. Secondo le prime indagini, il giovane non si è fermato all’alt dei carabinieri ed è stato inseguito. Tuttavia, si esclude il coinvolgimento di altri veicoli nella dinamica dell’incidente, come specificato in una nota ufficiale.
Negli ultimi tempi, la vicenda ha assunto contorni ancora più drammatici a causa delle minacce rivolte ai carabinieri come istituzione e a un militare in particolare, ritenuto dai familiari e dagli amici di Di Gioia responsabile dell’incidente. La Procura sta seguendo attentamente la situazione, poiché alcune frasi sono molto pesanti.
Si fanno menzione di vendette imminenti, desiderio di fare giustizia per conto proprio e presunti tentativi di copertura delle responsabilità da parte degli inquirenti. Tuttavia, gli inquirenti non escludono alcuna possibilità e attendono le informazioni dalla polizia locale, incaricata delle indagini, per stabilire ulteriori dettagli.
È emerso anche che sono stati i carabinieri stessi a chiamare i soccorsi quando hanno trovato Di Gioia a terra. Secondo una prima ricostruzione, sono giunti sul luogo dell’incidente dopo che il motociclista era già caduto. Non è ancora chiaro se le telecamere abbiano ripreso il punto esatto dell’incidente o la strada percorsa dalla moto e dall’auto dei carabinieri nei minuti precedenti.
Nel frattempo, i messaggi sui social network si fanno sempre più violenti. Una parente stretta di Di Gioia ha scritto: “La pagherai”, riferendosi al militare che si suppone fosse nell’auto che inseguiva il giovane. Un’amica della vittima aveva scritto: “Vorrei vedere una caserma intera in fiamme”.
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