Nikki Hiltz è un’atleta mezzofondista statunitense che parteciperà alle Olimpiadi di Parigi 2024. Nata donna, si identifica come uomo e ha scelto di gareggiare nella categoria femminile
Nikki Hiltz è un’atleta mezzofondista statunitense che parteciperà alle Olimpiadi di Parigi 2024. Nata donna, si identifica come uomo e ha scelto di gareggiare nella categoria femminile. Hiltz ha recentemente vinto i trials americani nei 1500 metri, stabilendo un record di 3:52:33 e conquistando il titolo nazionale per la seconda volta. Nella batteria dei 1500 metri a Parigi, correrà insieme all’atleta italiana Federica Dal Buono.
Nikki ha dichiarato: “Non possono più ignorarmi, ho vinto due titoli consecutivi”. È originaria di Santa Cruz, California, e si è trasferita nella città di Aptos. Ha vinto il titolo Ncaa universitario nel 2017 e nel 2018, e nel 2019 è diventata professionista, partecipando ai mondiali di Doha, dove ha ottenuto il sesto posto. La sua identità di genere è emersa nel 2021, quando ha fatto coming-out, affermando di non identificarsi con il genere assegnato alla nascita e di definirsi non-binaria, utilizzando i pronomi they/them.
Nonostante si sia definita transessuale, Hiltz non ha avviato alcun processo di transizione ormonale, poiché ciò violerebbe il codice dell’Agenzia mondiale antidoping (Wada). La sua situazione è stata paragonata a quella di Lia Thomas, un’atleta transgender esclusa dalle competizioni di nuoto. La differenza principale risiede nel fatto che Hiltz è nata donna, mentre Thomas no. Hiltz ha sempre gareggiato nelle competizioni femminili, ma secondo la logica dell’inclusione di genere, avrebbe dovuto competere nelle categorie maschili.
Hiltz sostiene che gli atleti transgender dovrebbero avere il diritto di competere nella categoria di loro scelta, indipendentemente dal genere assegnato alla nascita. Tuttavia, la sua posizione ha sollevato interrogativi sulla coerenza dei principi scientifici e ideologici nello sport, evidenziando le contraddizioni all’interno del movimento per i diritti LGBTQ+.
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