Report ha mostrato le gravi irregolarità e violazioni delle norme di sicurezza e benessere degli animali che avvengono negli allevamenti di maiali
31 MAGGIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – In un nuovo reportage di Report intitolato “Che porci!”, andato in onda lunedì sera su Rai3, sono state mostrate immagini scioccanti di diversi allevamenti di suini destinati alla produzione del prestigioso prosciutto di Parma. Le immagini, ottenute dall’associazione Last Chance for Animals, hanno rivelato gravi irregolarità e violazioni delle norme di sicurezza e benessere degli animali.
Nelle immagini, è stato mostrato un allevamento in provincia di Cremona infestato dai topi, dove l’allevatore utilizza il rodenticida in modo non corretto, spargendolo nei corridoi e sulle gabbie delle scrofe anziché metterlo in contenitori appositi. Ciò aumenta il rischio che non solo i topi, ma anche i suini stessi ingeriscano il veleno, che potrebbe poi finire nella carne destinata al consumo umano.
In un altro allevamento, situato in provincia di Brescia, le carcasse dei suini morti vengono lasciate all’aperto per diversi giorni anziché essere conservate in celle frigorifere in attesa del ritiro da parte di una ditta specializzata nello smaltimento. Questo comportamento viola le norme di biosicurezza, che sono fondamentali per prevenire la diffusione di malattie e virus.
Ci si chiede come sia possibile che queste gravi irregolarità si verifichino in allevamenti che producono eccellenze del sistema DOP italiano. Il controllo su queste strutture avviene a due livelli: il primo è rappresentato dai servizi veterinari che hanno il compito di vigilare sul benessere degli animali. Il secondo livello è quello dei controlli eseguiti dall’ente certificatore, nel caso specifico il CSQA (ente di certificazione di sistema e di prodotto), che monitora gli allevamenti il cui prodotto rientra nel circuito DOP.
Il CSQA ha ottenuto l’incarico di controllo del Consorzio del Prosciutto di Parma nel gennaio 2020, dopo uno scandalo che coinvolse l’utilizzo di maiali danesi non conformi alle norme del Disciplinare. Tuttavia, secondo quanto riportato da Report, alcuni dipendenti del CSQA avrebbero coperto irregolarità e violazioni per non perdere il cliente che rappresenta un’importante fonte di guadagno.
Alcuni ispettori avrebbero stracciato verbali già redatti per evitare multe, secondo le testimonianze riportate nell’inchiesta. Nel dicembre 2020, alcuni dipendenti del CSQA hanno scritto una lettera al Ministero dell’Agricoltura, che nel 2021 ha avviato un’indagine segreta confermando alcune delle anomalie segnalate.
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