A Roma sembra essere in corso una guerra tra clan

Negli ultimi anni, la criminalità romana è stata caratterizzata da una lunga serie di sequestri di persona, spesso legati al mondo della droga

A Roma sembra essere in corso una guerra tra clan
31 MAGGIO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Negli ultimi anni, la criminalità romana è stata caratterizzata da una lunga serie di sequestri di persona, spesso legati al mondo della droga. Le vittime sono principalmente debitori che vengono presi in ostaggio e torturati da criminali di secondo piano agendo su commissione. Tuttavia, gli aguzzini commettono spesso errori che agevolano il lavoro degli inquirenti.

Uno dei recenti casi di sequestro è avvenuto a Guidonia, in provincia di Roma, dove un ragazzo di 21 anni è stato tenuto in ostaggio da una banda di criminali perché voleva uscire dal giro della droga. Il giovane è stato legato a una sedia, picchiato e minacciato con una mazza chiodata. Si è visto puntare un fucile alle ginocchia. Il sequestro è avvenuto nel gennaio scorso.

Un altro caso di grande rilievo è stato il sequestro di Danilo Valeri, figlio di un pregiudicato, che è stato trascinato via con la forza da un ristorante di Ponte Milvio davanti a decine di persone. La vittima è rimasta in ostaggio per 12 ore, ma non ha collaborato con i pm e i suoi rapitori non sono ancora stati arrestati.

Un furto di 107 chili di cocaina nel mese di novembre ha scatenato una serie di sequestri lampo, presumibilmente ordinati dal boss di Casalotti, Leandro Bennato, per recuperare la droga rubata. Tra le vittime c’era anche il custode Gualtiero Giombini, soprannominato “il vecchio”, che è stato sequestrato in una baracca, picchiato e privato degli abiti nonostante le basse temperature. Purtroppo, è morto pochi giorni dopo il suo rilascio.

Nell’inchiesta sono emerse anche testimonianze di violenze estreme subite dalle vittime. Ad esempio, Cristian Isopo, uno degli autori del furto di droga, ha riferito di aver visto il “vecchio” con ustioni procurate utilizzando una fiamma ossidrica. Isopo stesso è stato legato a una sedia per 12 ore mentre gli venivano conficcati aghi sotto le unghie. Dopo aver restituito parte della cocaina rubata, è stato rilasciato.

Altre persone coinvolte nel furto sono state vittime di violenze simili. Daniele Carlomosti, un criminale a capo di un’organizzazione dedita allo spaccio ed estorsioni, aveva addirittura allestito una camera delle torture a La Rustica. La procura ha richiesto una condanna a vent’anni per lui.

In un altro caso, un debitore è stato sequestrato, legato, spogliato e costretto a stendersi su dei teli, subendo minacce di morte e violenze fisiche per sei ore. La richiesta di riscatto era stata rivolta alla sua famiglia, minacciando di farlo a pezzi se non fossero stati pagati 60.000 euro entro un determinato orario.

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