Massimo Segre e Cristina Seymandi, i protagonisti del matrimonio annullato a Torino

Il motivo dell’annullamento sarebbe il presunto tradimento da parte di Cristina Seymandi, come dichiarato da Massimo Segre durante la festa di annuncio delle nozze

Massimo Segre e Cristina Seymandi, i protagonisti del matrimonio annullato a Torino
Massimo Segre e Cristina Seymandi, i protagonisti del matrimonio annullato a Torino. Massimo Segre e Cristina Seymandi sono i protagonisti di un matrimonio annullato a Torino, che è diventato noto grazie a un video diventato virale. L’ex coppia, composta da Massimo Segre e Cristina Seymandi, aveva annunciato il matrimonio tramite una festa, ma il rapporto si è interrotto prima che il matrimonio fosse celebrato.

Il motivo dell’annullamento sembra essere stato il presunto tradimento da parte di Cristina Seymandi, come dichiarato da Massimo Segre durante la festa di annuncio delle nozze, alla presenza di circa 150 invitati. La serata è stata traumatica non solo per Cristina Seymandi, la quale stava festeggiando il proprio compleanno, ma anche per Massimo Segre, che è stato apprezzato da alcuni per aver scoperto il tradimento della fidanzata e averlo denunciato pubblicamente. Tuttavia, questa azione è stata criticata da un’altra parte del pubblico, poiché è stata considerata una forma di violenza psicologica di genere.

Cosa è successo?

Un evento privato, con circa 150 invitati presenti, ha preso una svolta inaspettata quando Massimo Segre, il futuro sposo, ha rivelato pubblicamente i presunti tradimenti di Cristina Seymandi durante un discorso che avrebbe dovuto essere un annuncio della data di nozze, gettando un’ombra sulla relazione. Dopo il discorso di Segre, è calato un silenzio imbarazzato tra i presenti, e amici e parenti hanno criticato l’approccio pubblico a queste rivelazioni personali.

Si sta considerando la possibilità di una denuncia per violenza privata da parte di Cristina Seymandi, e l’annullamento del matrimonio, inizialmente previsto per ottobre, sembra essere una conseguenza probabile di questi eventi.

Chi sono Massimo Segre e Cristina Seymandi?v

Massimo Segre

Massimo Segre è una figura rinomata nel mondo finanziario e commerciale, con radici ben piantate nell’ambiente piemontese. La sua reputazione è stata costruita attraverso il suo ruolo di commercialista, banchiere e finanziere, facendolo emergere come figura di spicco nel settore. La sua fama non è estranea al contesto economico e finanziario del capoluogo piemontese, in cui la sua presenza è ben nota.

Cristina Seymandi

Cristina Seymandi ha iniziato la sua carriera politica come collaboratrice di Chiara Appendino, sindaco di Torino, fino al 2021. Il suo coinvolgimento nell’ambito politico le ha permesso di guadagnarsi una certa notorietà. Oltre al suo impegno nella sfera politica, Seymandi svolge un ruolo significativo nel mondo degli affari. Attualmente, ricopre la posizione di Ceo presso Savio Spa, un’azienda che si occupa di prodotti per serramenti in alluminio.

La Fondazione Ricerca Molinette Onlus

Massimo Segre e Cristina Seymandi condividono un’importante iniziativa umanitaria. Entrambi sono coinvolti nella Fondazione Ricerca Molinette Onlus, un’organizzazione con finalità benefiche. In questo contesto, Segre assume la carica di presidente, mentre Seymandi ricopre il ruolo di consigliera generale.

Cos’ha detto Cristina Seymandi?v
Cristina Seymandi si sente vittima di una violenza sessista. E dice che a parti invertite del modo in cui il suo ormai ex fidanzato Massimo Segre l’ha trattata alla festa di fidanzamento di Torino non ne avrebbe parlato nessuno. Perché «all’uomo nella società occidentale del 2023 è consentito tutto. Anche uccidere “per amore”. Perché in questa terribile subcultura c’è ancora chi non si scandalizza troppo per il femminicidio. Inoltre, quando la vittima è una donna, sui social si scatenano anche gli odiatori seriali che nulla sanno dei nostri fatti privati. E nulla devono sapere». In un’intervista rilasciata a La Stampa la consulente della comunicazione e manager, già nello staff della sindaca Chiara Appendino, aggiunge che però continuerà a lavorare con lui. E riguardo le possibili denunce, dice che prima penserà a sua figlia.

Intanto Segre è a Zanzibar con i tre figli avuti dal primo matrimonio. Seymandi da sei mesi è proprietaria all’80% della Savio, azienda dei Segre finita in procedura concorsuale e rilevata con il sostegno di due milioni di euro di fondi regionali. L’ex collaboratrice di Appendino è anche consigliere di Directa servizi, società di brokeraggio online. Con l’ex compagno condivide anche l’impegno nella Fondazione Molinette Onlus. Con 158 posti di lavoro. «I giorni dopo la festa non ho dormito. Stanotte poco. È stata una doccia ghiacciata. Ma ora comincio a mettere a fuoco le cose. E sa cosa le dico? Il vero scandalo è la violenza sessista su di me. A parti invertite non ne avrebbe parlato nessuno», dice lei nel colloquio con Emanuela Minucci. Quella di Segre «è stata una pagliacciata, diciamo la verità, le cose serie si risolvono in altro modo. Specifico che eravamo in 35 ed era la festa a sorpresa per il mio compleanno, organizzata da lui. Ha coinvolto tutti i miei amici, ignari che si sarebbe verificato questo spettacolo a cui certo non avrebbero voluto partecipare. Voleva punirmi pubblicamente, è chiaro».

Cristina Seymandi spiega che non ha reagito perché «lui se n’è scappato via senza lasciarmi parlare, accompagnato da quattro bodyguard». Anche lei è andata via subito. Perché «il giorno dopo sono andata a lavorare perché in ogni caso ho un’azienda e i colpi di testa non me li posso permettere. Dovevamo partire il giorno successivo per Mykonos. Si figuri, le valigie erano già pronte». Ma è anche sibillina: «Penso che le cose siano molto diverse da come lui le ha raccontate quella sera, e che non sia stata una scena degna del suo ruolo. Penso anche che, come professionista, le questioni private che coinvolgono anche figli e parenti non vadano gettate sulla pubblica piazza». Ma dice anche che lo amava: «E non mi sarei mai immaginata una cosa simile. Poi non era certo quella l’occasione per chiarire».

Seymandi chiede a chi la condanna «di soprassedere, anche perché all’interno di ogni famiglia, perché di famiglia si tratta, le dinamiche sono molto complesse e difficili da comprendere dall’esterno. La verità verrà fuori. E ripeto: mi spiace forse più per lui che per me. E poi per tutte le persone che sono venute fuori attorno a questa vicenda che in realtà non c’entrano nulla». Ma dice anche che chiedere per sempre «non posso. Resta in piedi il lavoro e non posso permettermi di perderlo». Aggiunge di essere certa che qualcuno dietro di lui abbia soffiato sul fuoco. Mentre il video è stato organizzato ad arte: «Poi c’è un’altra cosa da chiarire:

Cosa dice Segre nel video

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