Il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Guido D’Ubaldo, dà ragione a Striscia la notizia sul caso dei gioielli nel programma Belve condotto da Francesca Fagnani: “C’è una violazione dell’articolo 10 del Testo unico dei doveri del giornalista che vieta ai giornalisti di prestare nome, voce e immagine per iniziative pubblicitarie. Ho segnalato tutto al Collegio di disciplina”.
“Siamo davanti a un caso analogo a quello che si è verificato lo scorso anno con una collega iscritta al nostro ordine (Lilli Gruber, ndr). In quel caso il collegio di disciplina la sanzionò con un avvertimento. In questa situazione in più c’è un’intervista della collega in cui ammette di indossare degli orecchini riconducibili a un marchio”.
Fagnani ai microfoni di Striscia la notizia aveva dichiarato di non vedere nulla di sbagliato nell’indossare nel programma Belve (Rai2) costosi monili che, a suo dire, riceve gratuitamente e poi restituisce.
L’inviato Pinuccio allora chiede al presidente dell’Ordine se si può fare. “No. Non si può fare, perché è sempre una forma di pubblicità. Dobbiamo cercare di essere credibili e rispettare il codice dei giornalisti. Spero che non dia un messaggio sbagliato, perché abbiamo sanzionato dei giovani colleghi che attraverso i propri profili social avevano fatto pubblicità come influencer”.
Sempre ai microfoni di Striscia, Fagnani aveva sostenuto che “tantissimi giornalisti professionisti sono contrattualizzati con i brand”.
Il presidente dell’Ordine: “Se lei sa che esistono situazioni di questo genere forse è bene che ce le segnali. urtroppo molti giornalisti, anche importanti, non conoscono le Carte dei doveri”.