Lo scontro al Senato tra il ministro della Cultura Giuli e Matteo Renzi

La nomina di Fabio Tagliaferri alla presidenza di Ales ha generato un acceso dibattito nell’Aula del Senato, coinvolgendo il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e Matteo Renzi, leader di Italia Viva

Lo scontro al Senato tra il ministro della Cultura Giuli e e Matteo Renzi

La nomina di Fabio Tagliaferri alla presidenza di Ales ha generato un acceso dibattito nell’Aula del Senato, coinvolgendo il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e Matteo Renzi, leader di Italia Viva. Durante la discussione, Renzi ha definito il curriculum di Tagliaferri come “impresentabile e ridicolo, senza alcuna esperienza manageriale” e ha chiesto a Giuli se la nomina fosse stata fatta in nome dell'”amichettismo”.

Renzi ha anche utilizzato l’ironia per criticare il modo di parlare del ministro. Giuli, rispondendo per la prima volta a un question time, ha colto l’occasione per contrattaccare: “Prometto che farò del mio meglio per adeguarlo alle capacità cognitive del senatore Renzi”. Successivamente, il ministro ha fornito una risposta più formale, sostenendo che le capacità manageriali di Tagliaferri sono “indiscusse” e che le assunzioni effettuate sotto la sua presidenza “non hanno suscitato reclami o impugnative”. Giuli ha aggiunto: “Ho l’impressione che la polemica incentrata su Ales abbia più la natura di un noioso gossip piuttosto che i presupposti di una sana dialettica di visione”.

Il ministro ha poi ribadito la sua stima professionale nei confronti di Antonella Manzione, ex capo dei vigili urbani di Firenze, scelta da Renzi nel 2015 per guidare gli uffici legislativi della Presidenza del Consiglio. Giuli ha affermato: “A suo tempo mi lusingai di difendere in pubblico dall’inaccettabile accusa di aver trasformato Palazzo Chigi in un comitato d’affari paesano”. Renzi ha replicato: “È la prima volta che risponde a un question time e mi dispiace averla vista tremare, non avevo intenti malevoli”, provocando l’intervento del presidente La Russa, che lo ha interrotto dicendo: “Io non l’ho vista questa cosa. La pregherei di essere corretto”.

L’ex premier ha risposto con fermezza: “Lei è lì in alto. Presidente, faccia l’arbitro, non il supporter. Si limiti a tifare Inter. Fratelli d’Italia la tifa in un’altra sede. Stia al suo posto”. La Russa ha controbattuto: “Senatore non trasformi il question time in un’occasione di polemica”, invitando Renzi a continuare il suo intervento. Renzi ha proseguito dicendo: “Non ha risposto alle domande. Del gossip non interessa nulla. Mi interessa sapere chi è stato assunto e come, chi ha preso i soldi e come; sono i soldi del pubblico. Se entro una settimana rispondete, bene. Altrimenti procediamo nelle sedi istituzionali altre. Avete messo uno che non ha un curriculum adatto per stare lì e avete messo in campo una polemica contro Manzione, che aveva tutti i titoli per stare lì”.

Infine, Renzi ha invitato Giuli “a scoprire la gentilezza e l’umiltà nel posizionarsi difronte al Parlamento”. La Russa ha concluso smorzando la polemica: “Gentilezza e umiltà che devono essere di tutti”.

Video

L'informazione è di parte! Ci sono giornali progressisti e giornali conservatori. La stessa notizia ti viene raccontata in modo diverso. Se cerchi un sito che ti spieghi le cose con semplicità, e soprattutto con imparzialità, allora questo è il posto giusto per te. Cerchiamo notizie e fatti social del momento e li rimettiamo in circolo, senza giri di parole e senza influenzarti con le nostre opinioni.

FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].

Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.
Potrebbero interessarti anche questi articoli: