Negli altri Paesi del G7, come Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Regno Unito e Giappone, il salario minimo è presente da almeno 30 anni
7 LUGLIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – L’Italia è l’unico Paese del G7 a non avere un salario minimo fissato per legge. Negli altri Paesi del G7, come Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Regno Unito e Giappone, il salario minimo è presente da almeno trent’anni.
Secondo un rapporto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), il Paese del G7 con il salario minimo più alto è la Francia, seguita dalla Germania, Regno Unito, Canada, Giappone e Stati Uniti.
Il nostro paese è l’unico membro del G7 che non ha ancora introdotto un salario minimo. Tuttavia, in Italia esistono i contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) che stabiliscono i minimi salariali per vari settori economici. Anche se non è possibile determinare esattamente quanti lavoratori dipendenti in Italia siano coperti da un contratto nazionale, la percentuale è stimata essere superiore all’80%, secondo l’Unione Europea. I dati dell’OCSE indicano che la percentuale italiana di copertura dei contratti collettivi è del 100%.
Pertanto, mentre è vero che l’Italia non ha ancora adottato un salario minimo fissato per legge, ha un’alta percentuale di lavoratori coperti dalla contrattazione collettiva, superiore alla media degli altri Paesi dell’OCSE.
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