L’obiettivo principale sarà valutare le misure adottate per prevenire e contrastare la diffusione del virus, esaminando la tempestività e l’efficacia delle azioni intraprese.
7 LUGLIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – La Camera dei Deputati ha approvato una proposta di legge per istituire una commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia da COVID-19. Questa commissione sarà composta da 15 senatori e 15 deputati e avrà poteri d’indagine simili a quelli dell’autorità giudiziaria. L’obiettivo principale sarà quello di valutare le misure adottate per prevenire e contrastare la diffusione del virus, analizzando la tempestività e l’efficacia delle azioni intraprese. La proposta di legge è stata approvata con 172 voti a favore, nessun contrario e quattro astenuti, e ora passerà all’esame del Senato.
Le commissioni d’inchiesta, regolate dall’articolo 82 della Costituzione, hanno il compito di condurre indagini su questioni di interesse pubblico e godono degli stessi poteri dell’autorità giudiziaria. Possono acquisire documenti e interrogare testimoni, anche con coercizione. I membri delle commissioni devono svolgere un attento lavoro di studio e documentazione, partecipando a missioni, ispezioni, audizioni e redigendo relazioni. Al termine dei lavori, le commissioni di inchiesta presentano relazioni conclusive che possono essere utilizzate per presentare e approvare atti parlamentari in linea con le conclusioni emerse dall’inchiesta.
I deputati del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico hanno scelto di non partecipare alla votazione finale, criticando i limiti dell’ambito di indagine della commissione che non include un’analisi dettagliata del ruolo svolto dalle Regioni nella gestione dell’emergenza. La commissione si concentrerà su diversi aspetti della gestione della pandemia. Saranno esaminate la tempestività e l’efficacia delle misure adottate dal governo e dalle strutture di supporto per contrastare la diffusione del virus. Saranno analizzati i documenti, i verbali delle riunioni, gli scenari di previsione e i piani relativi al contagio da SARS-CoV-2 elaborati dal governo o sottoposti ad esso. Sarà anche esaminato il mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale del 2006 e la mancata attivazione del piano pandemico nazionale vigente dopo la dichiarazione di emergenza internazionale da parte dell’OMS e dello stato di emergenza nazionale deliberato dal Consiglio dei Ministri.
La commissione d’inchiesta si focalizzerà sul ruolo della task force del Ministero della Salute e del Comitato tecnico-scientifico, valutando l’efficacia delle loro azioni. Saranno esaminate le relazioni tra le autorità italiane e l’OMS per la gestione dell’emergenza, nonché il rispetto delle normative nazionali, europee e internazionali in materia di emergenze epidemiologiche. Si indagherà sull’azione del governo nelle indicazioni e negli strumenti forniti alle regioni e agli enti locali, nonché nel potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale durante l’emergenza pandemica. Saranno inoltre esaminate le vicende legate al ritiro del rapporto sulla risposta italiana al virus SARS-CoV-2 dopo la sua pubblicazione sul sito internet dell’ufficio regionale dell’OMS per l’Europa.
La commissione si occuperà di eventuali abusi, sprechi, irregolarità, comportamenti illeciti e fenomeni speculativi nell’azione dell’esecutivo e delle sue strutture di supporto, nonché del Commissario straordinario per l’emergenza, nelle procedure di acquisto e nella gestione delle risorse destinate al contenimento e alla cura del COVID-19. Saranno analizzati diversi aspetti, come la produzione di mascherine in Cina, la progettazione e realizzazione degli hub vaccinali e delle unità sanitarie per i pazienti affetti da COVID, nonché la questione dei banchi a rotelle.
La commissione d’inchiesta si occuperà di valutare se le misure di contenimento adottate dal governo abbiano rispettato i principi costituzionali e siano state basate su adeguato fondamento scientifico. Sarà valutata la legittimità della dichiarazione dello stato di emergenza e delle relative proroghe, nonché l’utilizzo della decretazione d’urgenza. Sarà prestata particolare attenzione alle misure adottate per la prevenzione e la gestione dei contagi nelle scuole. Sarà esaminata anche la comunicazione istituzionale e le informazioni diffuse alla popolazione durante la pandemia, nonché l’eventuale presenza di conflitti di interessi riguardanti i membri degli organi tecnici del governo, le associazioni di categoria e le case farmaceutiche.
La commissione effettuerà accertamenti sugli acquisti di dosi di vaccino destinate all’Italia, sull’efficacia del piano vaccinale e sul processo di revisione continua dei vaccini anti-COVID. Saranno approfonditi i contenuti delle decisioni della Commissione europea e dell’Agenzia europea per i medicinali prima dell’autorizzazione all’uso del vaccino anti-SARS-CoV-2. Infine, la commissione valuterà l’impatto che i fatti e le condotte emerse durante l’inchiesta possono aver avuto sulla diffusione del contagio, sui tassi di ricovero e mortalità per COVID, nonché sugli eventi avversi e sulle sindromi post-vaccinali segnalate.
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