Recentemente, i principali funzionari iraniani hanno iniziato a minacciare apertamente di costruire e testare una bomba nucleare, segnando un cambiamento rispetto alla politica precedente. All’inizio di questo mese, Kamal Kharazi, ex ministro degli Esteri, ha dichiarato che Teheran ha la capacità di costruire una bomba e che potrebbe “cambiare la sua dottrina nucleare” se si trovasse di fronte a minacce esistenziali. Kharazi, che riferisce direttamente alla Guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha ribadito questa posizione in diverse occasioni.
Questo cambiamento di retorica rappresenta una svolta importante, poiché per anni l’Iran ha insistito che il suo programma nucleare fosse esclusivamente civile. Khamenei aveva persino emesso una fatwa che vietava il possesso e l’uso di armi nucleari, anche se l’esistenza di questa fatwa è controversa. Tuttavia, la ripetuta invocazione della fatwa ha reso tabù l’idea di una possibile bomba nucleare.
Dopo il ritiro degli Stati Uniti dall’accordo nucleare del 2015 nel 2018, l’Iran ha ripreso a espandere il suo programma nucleare. Oggi, secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), l’Iran dispone di oltre 5.000 chilogrammi di uranio arricchito, inclusi più di 120 chilogrammi puri al 60%, sufficienti per costruire almeno tre bombe.
Il direttore generale dell’AIEA, Rafael Grossi, ha recentemente affermato che l’Iran è a poche settimane dalla capacità di produrre una bomba. Se l’Iran non dimostrerà di rispettare gli obblighi del Trattato di non proliferazione nucleare, potrebbe affrontare sanzioni o essere deferito al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
La questione nucleare iraniana è complessa e la recente retorica potrebbe essere un tentativo di dichiarare formalmente la posizione dell’Iran di rimanere sulla soglia nucleare senza oltrepassarla, sperando di scoraggiare attacchi da parte degli Stati Uniti o di Israele. Tuttavia, data l’ideologia del regime iraniano e le sue minacce contro Israele, la comunità internazionale rimane preoccupata.
Gli Stati Uniti e gli altri Paesi devono continuare a fare tutto il possibile per ridurre il programma nucleare iraniano, poiché un Iran instabile con armi nucleari rappresenta un rischio significativo per la stabilità regionale e globale.