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Notizia dell’ultima ora: L’iniziativa dei cittadini europei per tassare i grandi patrimoni è stata considerata ammissibile dalla Commissione Ue

15 LUGLIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Una proposta di legge redatta da numerose associazioni europee è stata considerata ammissibile dalla Commissione per avviare il processo come proposta di legge popolare. La norma in questione prevede l’introduzione di una tassazione speciale sui grandi patrimoni e gli extra profitti delle aziende europee, al fine di generare entrate da destinare a misure a favore dell’ambiente e dell’equità sociale. L’obiettivo dichiarato è quello di far pagare la transizione ecologica ai grandi patrimoni anziché ai cittadini comuni. Secondo le regole europee, ora inizierà la raccolta firme, con l’obiettivo di raggiungere un milione di firme complessivamente, da raccogliere in almeno sette paesi europei. La raccolta firme dovrà essere avviata entro sei mesi e ottenere le adesioni necessarie entro un anno. In caso di successo, la Commissione sarà obbligata a decidere se accogliere o meno la richiesta, giustificando ogni passaggio valutativo.

L’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) è uno strumento importante di democrazia partecipativa che consente ai cittadini di avere una maggiore voce nella definizione delle politiche dell’Unione Europea che influiscono sulla loro vita. Grazie a questo strumento, un gruppo di economisti, attivisti, politici e milionari ha potuto presentare la propria proposta lo scorso marzo, con l’obiettivo di persuadere l’UE ad adottare un’imposta annuale permanente sul patrimonio delle persone più ricche. Ciò consentirebbe di ridurre la povertà e l’ineguaglianza all’interno dei paesi e fornirebbe maggiori risorse per affrontare la crisi climatica.

Secondo Thomas Piketty, economista francese e uno dei promotori dell’iniziativa, “le persone più ricche pagano meno tasse rispetto agli altri, poiché la loro ricchezza continua a crescere e gran parte di essa non è tassata o è soggetta a tassazione ridotta”. In pratica, i ricchi diventano sempre più ricchi, mentre i poveri diventano sempre più poveri. Questa affermazione è supportata da un’enorme quantità di dati. Ad esempio, nel biennio 2020-2021 l’1% più ricco della popolazione mondiale ha beneficiato di quasi due terzi dell’aumento complessivo della ricchezza netta, mentre il 90% più povero ha visto solo un sesto dell’incremento riguardare le imposte patrimoniali. Negli ultimi 10 anni, i miliardari hanno raddoppiato la propria ricchezza in termini reali, registrando un aumento delle fortune sei volte superiore a quello del 50% più povero della popolazione a livello globale. In altre parole, secondo un’analisi di Oxfam, l’organizzazione internazionale che si impegna nella riduzione della povertà globale, per ogni aumento di 100 dollari della ricchezza netta negli ultimi 10 anni, 54,40 dollari sono andati all’1% più ricco, mentre solo 0,70 dollari sono stati destinati al 50% più povero.

Questa situazione si riflette anche in Italia, dove la povertà assoluta è più che raddoppiata in 16 anni e l’aumento dei prezzi sta erodendo il potere d’acquisto dei gruppi socialmente più vulnerabili e di molti lavoratori i cui salari non sono allineati all’inflazione. Alla fine del 2021, la distribuzione della ricchezza nazionale netta in Italia vedeva il 20% più ricco detenere oltre due terzi della ricchezza nazionale (68,6%), il successivo 20% possedere il 17,5% della ricchezza, mentre il 60% più povero dei cittadini aveva solo il 14% della ricchezza nazionale.

Oxfam stima che una piccola imposta annuale sui super patrimoni europei, differenziata in base al livello di ricchezza, potrebbe generare quasi 250 miliardi di euro all’anno. Si tratterebbe di una somma considerevole che potrebbe cambiare la vita di molte persone e dell’ambiente che le circonda.