Notizia dell’ultima ora: L’ECOWAS ha imposto sanzioni al Niger (dopo il golpe), ma una folla ha assalito l’ambasciata francese
31 LUGLIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Il blocco regionale dell’Africa occidentale ECOWAS ha concesso ai leader del colpo di stato del Niger una settimana di tempo per reintegrare il presidente deposto Mohammed Bazoum o affrontare sanzioni e il possibile uso della forza. I leader regionali si sono riuniti ad Abuja, capitale della Nigeria, e hanno minacciato di imporre misure punitive contro i nuovi leader militari del Niger, come sanzioni finanziarie, restrizioni di viaggio e una no-fly zone. Queste azioni potrebbero comportare la chiusura delle frontiere del paese e il blocco delle transazioni finanziarie, incluso il movimento delle famiglie dei militari.
Inoltre, è stata discussa la possibilità di un’azione militare, e i capi della difesa dell’ECOWAS terranno immediatamente un incontro al riguardo. Nel comunicato, hanno condannato anche il supporto al colpo di stato da parte di alcune nazioni straniere e appaltatori militari.
Il colpo di stato in Niger è stato condannato da vari attori internazionali, inclusi gli Stati Uniti, le Nazioni Unite, l’Unione Africana, l’Unione Europea e la Francia, che ha un passato coloniale con il paese. Nonostante le condanne, Yevgeny Prigozhin, capo della forza mercenaria privata russa Wagner, ha elogiato il colpo di stato e ha offerto i servizi dei suoi combattenti.
A seguito del colpo di stato, l’ambasciata francese a Niamey, la capitale del Niger, è stata attaccata da manifestanti che hanno dato fuoco alla porta e distrutto la bandiera francese, esprimendo il loro sostegno alla Russia. In risposta, la Francia ha minacciato ritorsioni se ci fossero ulteriori attacchi contro i cittadini francesi nel paese.
Ora si aprono due possibilità: una settimana di trattative fra le parti coinvolte per trovare una soluzione pacifica o l’organizzazione di un intervento militare, in cui la Francia potrebbe avere un ruolo preminente a livello organizzativo. La situazione rimane delicata e in evoluzione, con l’ECOWAS che cerca di risolvere la crisi e ripristinare l’ordine costituzionale nel Niger.
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