La rovesciata è quando un giocatore si eleva spalle alla porta e va a impattare il pallone là dove solitamente si arriva con la testa
La rovesciata è un gesto spettacolare nel calcio, eseguito quando un giocatore si solleva con le spalle rivolte verso la porta e colpisce il pallone in un angolo che di solito si raggiunge con la testa. Questo tipo di azione è considerato l’apice dell’atletismo calcistico e, in una competizione come gli Europei, non poteva mancare un gol di tale calibro.
Per apprezzare appieno la bellezza di questo gesto, è interessante fare un viaggio nella storia del calcio e scoprire alcune delle rovesciate più spettacolari mai realizzate.
Chi ha inventato la rovesciata?
La rovesciata è un gesto atletico che evoca poesia in movimento. Consiste nell’alzarsi spalle alla porta e colpire il pallone con un calcio acrobatico, un movimento che normalmente si esegue con la testa. Questo tipo di azione ha affascinato molti, tra cui lo scrittore uruguaiano Eduardo Galeano, che negli anni Trenta e Quaranta lodava i gol realizzati con questo gesto dal brasiliano Leonidas da Silva.
Un altro mito del calcio che ha contribuito alla fama della rovesciata è stato Edson Arantes do Nascimento, noto come Pelé. Pelé ha utilizzato la rovesciata anche nel famoso film “Fuga per la vittoria”, che narra una partita di calcio tra prigionieri inglesi e guardie tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’inventore della rovesciata non è un calciatore brasiliano, ma un giocatore spagnolo naturalizzato cileno. Questo gesto fu reso celebre a livello internazionale da Ramon Unzaga, un mediano che nel 1920 realizzò una rovesciata durante il Campeonato Sudamericano de Football. La stampa argentina, in onore di Unzaga, soprannominò il gesto “cilena”.
In Italia, il primo calciatore a eseguire una rovesciata fu Carlo Parola, difensore della Juventus, il 15 gennaio 1950 in una partita contro la Fiorentina. Anche se in questo caso la rovesciata fu usata per difendere la propria porta e non per segnare, il gesto fu così impressionante che divenne il simbolo delle figurine Panini, create nel 1961.
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