All’assemblea della Cei del 20 maggio, a porte chiuse, il Papa dice ai vescovi di non ammettere seminaristi dichiaratamente gay. “C’è già troppa frociaggine” le parole del pontefice riportate da molti giornali
Il 20 maggio, durante un’assemblea della CEI a porte chiuse, Papa Francesco ha esortato i vescovi a non ammettere nei seminari i candidati dichiaratamente omosessuali. Le sue parole, riportate da vari giornali, hanno suscitato scalpore e indignazione, con molti che le hanno attribuite alla sua limitata padronanza dell’italiano.
“Nei seminari c’è già troppa frociaggine” e quindi i vescovi devono sempre letteralmente, “mettere fuori dai seminari tutte le checche, anche quelle solo semi orientate”. Queste le parole del pontefice.
La questione principale riguarda la posizione della Chiesa sull’ammissione di omosessuali dichiarati nei seminari. Il Papa ha ribadito il no già espresso nell’Istruzione Vaticana del 2005, che esclude coloro che praticano l’omosessualità, hanno tendenze profondamente radicate o sostengono la cosiddetta cultura gay. Questo documento afferma che tali persone non possono essere ammesse al sacerdozio.
Nel novembre 2023, la Conferenza Episcopale Italiana ha approvato un testo, la “Ratio formationis sacerdotalis”, che però non è ancora stato pubblicato perché manca il via libera della Santa Sede. Questo documento affermerebbe che l’orientamento sessuale non è determinante, purché la scelta di castità sia seria. Tuttavia, sembra che il Papa abbia espresso un netto no su questa posizione, indicando che non considera gli omosessuali capaci di mantenere la castità.
Repubblica riporta che a Francesco sarebbe stato chiesto esplicitamente cosa fare quando c’è un candidato al seminario dichiaratamente omosessuale. Dal Papa sarebbe arrivato un netto no “pur sottolineando il rispetto che si deve a ogni persona a prescindere dal suo orientamento sessuale”.
Le reazioni politiche
“Non c’è troppa frociaggine, ma troppi omofobi”, ha detto il dem Alessandro Zan in uno dei primi commenti arrivati. Fabrizio Marrazzo Portavoce Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale dice che il Papa arretra sui diritti LGBT+ e discrimina i seminaristi gay . Da qui l’invito al Governo a bloccare i fondi dell’8×1000 alla chiesa Cattolica che vanno anche ai seminari. “E chi mi dava dell’omofobo?”, il commento di Roberto Vannacci, candidato con la Lega alle prossime Europee.
Le scuse di Papa Francesco
Rispondendo alle domande dei giornalisti, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha dichiarato quanto segue:
Papa Francesco è al corrente degli articoli usciti di recente circa una conversazione, a porte chiuse, con i vescovi della CEI. Come ha avuto modo di affermare in più occasioni, “Nella Chiesa c’è spazio per tutti, per tutti! Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c’è spazio per tutti. Così come siamo, tutti”. Il Papa non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l’uso di un termine, riferito da altri.
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