La Rai accelera sui tempi e da fine agosto passerà al nuovo standard DVB-T2, e il nuovo switch off in programma nei prossimi mesi, potrebbe rendere obsoleti milioni di dispositivi
Nel 2024 l’Italia si prepara alla transizione verso il nuovo standard del digitale terrestre, il DVB-T2. Questo cambiamento tecnologico richiederà la verifica della compatibilità dei televisori attuali con il nuovo sistema. La Rai ha annunciato che il 28 agosto 2024 accenderà il primo MUX in DVB-T2, segnando l’inizio di questa rivoluzione.
Il MUX, abbreviazione di “multiplex”, permette di trasmettere diversi canali televisivi sulla stessa banda di frequenza elettromagnetica, ottimizzando così l’uso delle frequenze disponibili. Questo aggiornamento tecnologico consentirà una migliore ricezione dei canali, inclusi Rai 1, Rai 2 e Rai 3, in alta definizione, soprattutto nelle aree dove l’attuale sistema DVB-T presenta problemi.
La transizione al DVB-T2 è necessaria per liberare le frequenze a 700 MHz del DVB-T1, che saranno utilizzate per il 5G, essenziale per lo sviluppo economico e la creazione di nuovi posti di lavoro. Tuttavia, molti televisori nelle case italiane, stimati tra 10 e 14 milioni, non sono compatibili con il nuovo standard. Questo rappresenta una sfida significativa, considerando che il mercato dei televisori ha rallentato negli ultimi anni, con vendite annuali ridotte rispetto al passato.
Per verificare se il proprio televisore è compatibile con il DVB-T2, gli utenti possono sintonizzarsi sul canale 558, dove Rai Sport HD viene trasmesso in formato Hevc. Se il canale è visibile, il televisore è pronto per ricevere i nuovi segnali.
Attualmente, non è stata definita una data per il completamento della transizione al DVB-T2. Il processo è in ritardo, e considerando la situazione attuale, è improbabile che possa essere completato entro il 2024.
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