Continuano le indagini sulla terribile tragedia che ha coinvolto la famiglia di Martino Benzi
Continuano le indagini dei Carabinieri ad Alessandria sulla terribile vicenda che ha coinvolto la famiglia di Martino Benzi, un ingegnere informatico di 66 anni. Benzi ha ucciso la moglie, il figlio e la suocera prima di togliersi la vita. I carabinieri cercano di comprendere le ragioni dietro questo gesto.
Dinamica degli omicidi
Benzi avrebbe prima ucciso moglie e figlio intorno alle 7.30, tre ore prima dell’aggressione mortale nel giardino esterno dell’Istituto Michel. Nonostante la mancanza di segni di colluttazione evidenti, i primi riscontri medico-legali suggeriscono che le vittime non siano state uccise nel sonno. Dopo questi omicidi, Benzi si è cambiato d’abito e ha lasciato la sua abitazione, probabilmente a piedi.
Successivamente, è giunto alla RSA, dove ha ucciso la suocera e si è suicidato. La sequenza rapida degli eventi suggerisce una certa premeditazione, riflettendo la meticolosa abitudine di Benzi al controllo dettagliato di ogni aspetto della sua vita.
La motivazione
I carabinieri si concentreranno sull’analisi della situazione economica di Benzi, esaminando i suoi conti bancari e le carte del suo studio di consulenza informatica. Un biglietto lasciato in casa dal tragico protagonista recita “Sono rovinato, non c’è via di scampo. La colpa è soltanto mia”. Gli inquirenti cercano di comprendere più a fondo quale disastro temesse Martino Benzi da spingerlo a distruggere se stesso e la sua famiglia.
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