Entro la fine di agosto 2024, i contribuenti italiani, soprattutto i titolari di partita IVA, si trovano a dover affrontare oltre 100 scadenze fiscali
Entro la fine di agosto 2024, i contribuenti italiani, soprattutto i titolari di partita IVA, si troveranno a dover affrontare oltre 100 scadenze fiscali. Dopo la pausa estiva, che ha sospeso i versamenti dal 1° al 20 agosto, si torna a fare i conti con un calendario fiscale fitto di impegni.
Secondo l’Agenzia delle Entrate, il 20 agosto segna il ritorno alla normalità con ben 119 scadenze fiscali. Anche se alcune di queste sono di minore importanza, il numero complessivo è significativo, soprattutto considerando che agosto è tradizionalmente un mese in cui si parla di tregua fiscale. Questo affollamento di adempimenti richiede un notevole esborso di liquidità, mettendo sotto pressione molti contribuenti, in particolare coloro che gestiscono una partita IVA.
In questo contesto, preoccupano anche le segnalazioni dell’Uncat riguardo alle comunicazioni fiscali che molti contribuenti stanno ricevendo in questi giorni, alimentando ulteriori incertezze e timori.
Oltre 100 scadenze fiscali
Il 20 agosto 2024 rappresenta una data cruciale per i contribuenti italiani, con oltre 100 scadenze fiscali concentrate in un solo giorno. In particolare, le scadenze normalmente fissate per il 16 di ogni mese sono state posticipate a questa data, aumentando ulteriormente la pressione.
I contribuenti con partita IVA trimestrale devono versare l’IVA relativa al secondo trimestre dell’anno, che copre i mesi di aprile, maggio e giugno. Per coloro che invece adottano una contabilità mensile, è necessario saldare l’IVA relativa a luglio 2024. Sempre entro il 20 agosto scade anche il versamento dell’IVA trimestrale del primo trimestre 2024, maggiorata dell’1%, eccetto per i contribuenti che rientrano nei regimi speciali previsti dall’articolo 74, comma 4, del D.P.R. 633/72. Tutti questi pagamenti devono essere effettuati utilizzando il modello F24.
Inoltre, il 20 agosto è il termine per il versamento delle ritenute fiscali che il sostituto d’imposta ha applicato sui compensi erogati a dipendenti e collaboratori nel mese precedente. I committenti che hanno pagato compensi a specifiche categorie, come collaboratori occasionali con redditi superiori a 5.000 euro annui, venditori porta a porta, collaboratori coordinati e continuativi, assegnisti, dottorandi di ricerca e soci-amministratori di società con obblighi contributivi, devono versare i relativi contributi previdenziali.
Scadenze fiscali al 20 agosto
Il 20 agosto 2024 rappresenta un momento chiave anche per il pagamento delle imposte sui redditi. Gli intermediari che gestiscono portali telematici per affitti brevi devono versare la ritenuta del 21% sugli importi corrisposti.
Sempre entro questa data, è necessario versare la seconda rata dell’Irpef, che deriva dalle dichiarazioni annuali e copre sia il saldo per l’anno 2023 sia il primo acconto per l’anno 2024. A questo si aggiungono le addizionali comunali e regionali. Per le società, scade il termine per il pagamento del saldo Ires relativo al 2023 e del primo acconto per il 2024, insieme all’Irap, che deve essere versata sia a titolo di saldo per il 2023 sia come acconto per il 2024.
Il 20 agosto è inoltre la scadenza per il pagamento della Tobin Tax, dell’imposta sugli intrattenimenti e dell’Ivie, l’imposta sul valore degli immobili situati all’estero. Anche in questo caso, i contribuenti devono versare sia il saldo per il 2023 sia il primo acconto per il 2024.
Scadenze fiscali 30 agosto 2024
Il 30 agosto 2024 presenta alcune scadenze fiscali importanti, sebbene non con l’intensità del 20 agosto.
Per i contribuenti IVA soggetti agli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) che hanno scelto di pagare il saldo IVA del 2023 entro il 30 agosto, è necessario effettuare il pagamento in unica soluzione o come prima rata. Questo pagamento deve essere effettuato tramite modello F24 in modalità telematica e non prevede l’applicazione di interessi.
Sempre entro il 30 agosto, è possibile saldare le imposte sui redditi e l’Irap scadute il 31 luglio 2024 con una maggiorazione dello 0,40%.
Il 31 agosto segna infine la scadenza per la Dichiarazione mensile IOSS e la liquidazione. Le aziende registrate allo Sportello unico per le importazioni (IOSS) devono trasmettere telematicamente la dichiarazione IVA IOSS relativa alle vendite a distanza di beni importati e versare l’imposta sulle vendite a distanza di beni importati da territori o Paesi terzi.
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