L’account X RadioGenoa, seguito da circa 772.000 persone, pubblicava video che mostravano azioni “illegali” compiute da migranti nei paesi occidentali. I carabinieri hanno sequestrato PC, scheda telefonica e account del proprietario
Il 13 giugno alle 7 del mattino, i carabinieri del Nucleo Anticrimine di Roma hanno perquisito l’abitazione di Antonio Mastantuono, proprietario dell’account Twitter RadioGenoa. L’account, seguito da circa 772.000 persone, pubblicava video quotidiani che mostravano azioni illegali compiute da migranti nei paesi occidentali. Durante la perquisizione, i carabinieri hanno sequestrato il suo PC, l’iPad Pro utilizzato per lavoro, la scheda telefonica, l’account X RadioGenoa e l’account Google, cambiando le password e impedendo l’accesso a Mastantuono.
Mastantuono ha dichiarato che l’obiettivo di queste azioni è quello di censurare e limitare la libertà di espressione e parola. Ha spiegato di essere rimasto in silenzio su X per due settimane perché non aveva le credenziali per accedervi. La perquisizione è avvenuta su mandato della Procura di Roma, sollevando domande sulla motivazione dell’indagine, che potrebbe avere connotazioni politiche.
L’account Wall Street Silver ha riportato che Mastantuono è stato vittima di una diffusione illegale di informazioni riservate da parte dei media di sinistra sulla TV olandese a maggio. Da allora, molti attivisti di sinistra hanno presentato false denunce contro di lui per chiudere i suoi servizi sui migranti illegali in Europa. L’indagine è legata a un canale Telegram che utilizzava un marchio simile a RadioGenoa, con cui Mastantuono non ha alcun legame. È stato accusato di razzismo e nazismo, accuse che nega categoricamente.
Alex Orlowski, esperto di cyber propaganda, ha dichiarato di aver segnalato Mastantuono alle autorità competenti. Tuttavia, resta la domanda sul perché la Procura di Roma abbia agito su segnalazioni riguardanti opinioni espresse sui social.
Mastantuono ha avviato una campagna GoFundMe per coprire le spese legali, spiegando di essere stato ingiustamente accusato di essere proprietario di siti estremisti e di diffondere idee razziste. Anche Elon Musk, proprietario di X, potrebbe intervenire, dato che in passato aveva ripubblicato alcuni dei post di RadioGenoa.
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