La storia del malware cinese che potrebbe bloccare le operazioni militari USA

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ANSA - La storia del malware cinese che potrebbe bloccare le operazioni militari USA
31 LUGLIO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – L’amministrazione Biden è attualmente impegnata in una corsa contro il tempo per individuare e contrastare un pericoloso malware cinese che minaccia le operazioni militari degli Stati Uniti. Il codice maligno, noto come una “bomba a orologeria”, sarebbe occultato all’interno delle reti di controllo dell’elettricità, delle comunicazioni e delle forniture d’acqua nelle basi militari sia all’interno degli Stati Uniti che all’estero. Gli esperti temono che questo malware possa compromettere il dispiegamento delle forze americane, includendo scenari di crisi, come una possibile azione militare cinese contro Taiwan.

Ciò che preoccupa maggiormente è la possibilità che il malware possa avere un impatto più ampio, estendendosi oltre il contesto militare. Le stesse reti elettriche e idriche utilizzate nelle basi sono le stesse usate quotidianamente dai cittadini americani. La notizia di questa operazione di ricerca del malware cinese è stata divulgata dal New York Times proprio mentre gli Stati Uniti hanno autorizzato l’invio di un pacchetto di armi del valore di 345 milioni di dollari a Taiwan, allo scopo di rafforzare le sue difese, visto l’aumento delle attività militari cinesi nello stretto di Taiwan.

La Cina ha reagito con veemenza a questa decisione, dichiarando il proprio forte dissenso riguardo ai legami militari e alla vendita di armi a Taipei. Il portavoce dell’ambasciata cinese a Washington, Liu Pengyu, ha esortato gli Stati Uniti a cessare di creare tensioni e minacce alla pace e alla stabilità nella regione. Tuttavia, Taiwan ha espresso riconoscenza nei confronti degli Stati Uniti per il loro fermo impegno nella sicurezza dell’isola e per la fornitura di “importanti strumenti di autodifesa”.

Il pacchetto di aiuti militari a Taiwan segna un ulteriore passo nelle relazioni già tese tra gli Stati Uniti e la Cina. L’amministrazione del Presidente Biden mira a rafforzare la cooperazione con i propri alleati, come l’Australia, per contenere le ambizioni cinesi nell’area dell’Indo-Pacifico. Nonostante alcuni segnali di apertura nelle relazioni bilaterali, le tensioni rimangono elevate, con vari fronti di scontro aperti tra le due nazioni.

L’amministrazione Biden sta lavorando per mantenere aperti i canali di comunicazione con la Cina, ma continua a puntare sulla cooperazione con gli alleati per affrontare le sfide nella regione. Il Dipartimento di Stato e il Pentagono sono decisi a garantire la stabilità nella zona, impegnandosi per evitare qualsiasi escalation degli scontri tra Cina e Taiwan e per proteggere gli interessi degli Stati Uniti e della comunità internazionale. L’obiettivo è di preservare la pace e la sicurezza nella regione dell’Indo-Pacifico, con uno sguardo vigile sulla situazione e la ferma intenzione di agire tempestivamente ed efficacemente.

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