Notizia dell’ultima ora: La Commissione europea ha proposto agli Stati membri di coprire un buco di 66 miliardi di euro nel bilancio dell’Unione europea
29 GIUGNO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – La Commissione europea ha proposto agli Stati membri di coprire un buco di 66 miliardi di euro nel bilancio dell’Unione europea. Tuttavia, l’accordo su questa proposta non è garantito e la questione sarà discussa dai leader dei paesi membri durante il prossimo Consiglio europeo. Per l’Italia, l’importo da contribuire ammonta a circa 8,5 miliardi di euro.
L’intesa sul bilancio pluriennale dell’UE per il periodo 2021-2027 era stata raggiunta con difficoltà nel 2020, insieme all’approvazione del piano Next Generation EU, finanziato attraverso l’emissione di 750 miliardi di debito comune.
Secondo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, il mondo è stato colpito da una serie di crisi che hanno reso necessario riadattare le priorità di spesa. L’alternativa proposta è tagliare le spese destinate ad altri programmi già stabiliti.
Dei 99 miliardi di euro richiesti in totale, 33 miliardi saranno erogati all’Ucraina sotto forma di prestiti e non saranno considerati come spese effettive. Gli altri fondi includono 17 miliardi di sovvenzioni a fondo perduto per l’Ucraina, 15 miliardi per l’immigrazione, 10 miliardi per sostenere l’industria europea, quasi 2 miliardi per coprire i costi amministrativi, 3 miliardi per uno strumento di flessibilità e 19 miliardi per coprire gli interessi sul debito del Next Generation EU, che sono aumentati oltre le previsioni a causa dell’aumento dei tassi di interesse.
La proposta non include ancora il tanto atteso Fondo Sovrano, ma introduce una “piattaforma per le tecnologie strategiche dell’Europa” (STEP), che rappresenta un passo verso questo obiettivo, secondo la Commissione.
Parallelamente, la Commissione ha presentato una nuova “strategia per la sicurezza economica” che mira a proteggere i settori strategici dell’UE dalle minacce dei suoi concorrenti, con particolare attenzione alle catene di approvvigionamento, alle infrastrutture critiche e alle tecnologie di sicurezza. Il documento non menziona esplicitamente la Cina e la Russia, ma la vicepresidente della Commissione, Margrethe Vestager, ha citato esplicitamente questi due paesi.
Per quanto riguarda i fondi destinati all’immigrazione, saranno distribuiti come segue: 2,5 miliardi per emergenze, 2 miliardi per la gestione interna (ad esempio, per le procedure di frontiera previste dalla riforma del Patto sull’immigrazione e l’asilo) e 10,5 miliardi per le attività esterne.
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