Notizia dell’ultima ora: La Commissione di allerta rapida sui prezzi si riunirà per la prima volta per discutere della situazione dei prezzi della pasta (che hanno subito un aumento del 17,5%)
5 MAGGIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – La pasta, uno dei pilastri dell’alimentazione italiana, sta diventando sempre più cara, e questo ha messo in allarme la Commissione di allerta rapida sui prezzi. La commissione si riunirà per la prima volta il prossimo 11 maggio per discutere della situazione dei prezzi della pasta, che hanno subito un aumento del 17,5% rispetto all’anno precedente nel mese di marzo, nonostante la riduzione del prezzo della materia prima.
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha dato mandato a Benedetto Mineo, noto come Mr Prezzi, di convocare la Commissione composta da rappresentanti delle amministrazioni, dalle autorità competenti e dalle associazioni di categoria e dei consumatori. Anche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha intervenuto sul tema della speculazione nel mercato del grano duro, che è la materia prima della pasta.
La Coldiretti, associazione degli agricoltori italiani, ha segnalato un’anomalia nei prezzi del grano duro, che viene pagato circa 36 centesimi al chilo, ad un valore che non copre i costi di produzione ed è inferiore di oltre il 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le associazioni dei consumatori, Assoutenti e Codacons, vedono nella convocazione della Commissione una prima vittoria.
Secondo il Codacons, i rincari medi per la pasta del 18,2% registrati dall’Istat a marzo rispetto all’anno precedente hanno ricadute di oltre 25 euro in media a famiglia, e ha annunciato un esposto anche all’Antitrust. L’Unione nazionale consumatori, invece, teme che la moral suasion serva poco e ritiene che la speculazione debba essere definita una pratica scorretta per poter contrastare efficacemente i prezzi troppo alti.
La situazione è preoccupante, poiché i prezzi della pasta fresca e secca stanno salendo ininterrottamente da giugno 2021, secondo l’Unc, e da allora a marzo 2023 sono rincarati del 37%. La Commissione di allerta rapida sui prezzi ha il compito di analizzare la situazione e di trovare soluzioni per contrastare il fenomeno.
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