L’obiettivo principale è studiare le aree più profonde del pianeta per ottenere informazioni geologiche ancora sconosciute, ma la vera motivazione della perforazione potrebbe essere la ricerca di nuove risorse petrolifere
14 GIUGNO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – La Cina ha avviato i lavori per la realizzazione del progetto “Deep Earth 1-Yuejin 3-3XC Well”, un pozzo petrolifero che sarà scavato nel deserto del Taklamakan nella regione autonoma uigura dello Xinjiang. La China National Petroleum Corporation, una compagnia petrolifera di proprietà del governo, prevede di completare il pozzo entro il 2024. Secondo i sostenitori del progetto, l’obiettivo principale è studiare le aree più profonde del pianeta per ottenere informazioni geologiche ancora sconosciute.
Tuttavia, sorgono dubbi sul fatto che la vera motivazione della perforazione sia la ricerca di nuove risorse petrolifere e che la componente scientifica sia solo una copertura mediatica. La regione dello Xinjiang è nota per la sua ricchezza di giacimenti minerari e di petrolio. Recentemente, la Sinopec, una multinazionale petrolifera controllata dal governo cinese, ha scoperto una grande riserva di petrolio grazie a un pozzo esplorativo profondo di oltre 8.000 metri, nel bacino del Tarim, il principale fiume della regione.
Nonostante le dichiarazioni dei funzionari cinesi affermando che la ricerca scientifica e la ricerca di petrolio siano separate in questo progetto, è comprensibile che vi sia una certa dose di scetticismo. La Cina è uno dei maggiori emettitori di CO₂ al mondo a causa della sua forte dipendenza dal carbone, che copre circa il 70% della produzione di elettricità nel paese. Nonostante l’obiettivo dichiarato di diventare “carbon neutral” entro il 2060, la Cina deve ancora adottare strategie efficaci. Le emissioni di anidride carbonica nel 2021 hanno raggiunto quasi 11,5 miliardi di tonnellate, e l’inquinamento atmosferico causa circa 2 milioni di morti all’anno.
La realizzazione di un pozzo così profondo non sarà facile. Nonostante l’attrezzatura sia stata appositamente progettata per resistere alle estreme condizioni, esiste un rischio concreto di problemi tecnici. Le profondità e l’inaccessibilità di queste zone rappresentano una sfida, e il sito di perforazione è caratterizzato da condizioni esterne estremamente calde e aride. Tuttavia, se il progetto verrà completato, il pozzo cinese sarà uno dei più profondi al mondo, superato solo da quelli di Kola e Sachalin e dall’Al Shanheen Oil Field in Qatar, che superano i 12.000 metri. Si prevede che la trivellazione attraverserà oltre 10 strati terrestri, raggiungendo rocce stratificate risalenti a 145 milioni di anni fa, formatesi durante il Cretaceo.
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