Il presidente della Camera dei Rappresentanti USA promette una politica punitiva nei confronti della Cina, per limitarne l’assistenza alla Russia e agli altri apesi nemici degli USA
Il Presidente della Camera dei Rappresentanti statunitense, Mike Johnson, ha annunciato l’intenzione di preparare iniziative legislative per “limitare” la Cina entro la fine del 2024. Johnson ha definito la Cina “la più grande minaccia alla pace globale” e ha promesso di utilizzare “ogni strumento a nostra disposizione” per contrastarla.
Secondo Johnson, la Cina sta guidando un “asse” di avversari che include Russia, Iran, Corea del Nord, Venezuela e Cuba, utilizzando le loro risorse militari, tecnologiche e finanziarie per danneggiare gli interessi degli Stati Uniti. Johnson ha criticato l’amministrazione Biden per non aver trattato la Cina come un nemico e ha promesso di costruire un pacchetto di sanzioni, punire le aziende militari cinesi che forniscono supporto a Russia e Iran, e valutare le opzioni per limitare gli investimenti in uscita dalla Cina.
Johnson ha anche espresso un ampio sostegno alla NATO e all’Ucraina, pur lasciando aperta la possibilità di modificare le sue opinioni per conformarsi alle politiche di una futura amministrazione Trump. Ha difeso il suo sostegno alla legge di finanziamento supplementare di 60 miliardi di dollari per l’Ucraina, approvata alla Camera questa primavera nonostante l’opposizione della maggioranza dei Repubblicani.
Sebbene Johnson sia visto come un punto di equilibrio del partito repubblicano, è chiaro che se Trump venisse eletto presidente, la sua visione di politica estera potrebbe prevalere, con possibili cambiamenti nell’approccio verso la Russia.