Una delle piste al vaglio degli inquirenti che avrebbe causato l’incidente a Mestre suggerisce la possibilità di un malore dell’autista del pullman. Un video potrebbe confermarlo
Nelle ore seguenti al tragico incidente a Mestre, dove un autobus è precipitato dal cavalcavia Rizzardi causando la morte di almeno 21 persone e il ferimento di altre 15, le cause del disastro restano ancora avvolte nel mistero. Una delle piste al vaglio degli inquirenti suggerisce la possibilità di un malore subito dall’autista del pullman, un dettaglio che potrebbe essere confermato da video in loro possesso.
L’autobus coinvolto nell’incidente è stato rimosso solo all’alba di oggi, dopo un’intera notte di operazioni di soccorso. Il bilancio ufficiale, fornito dal prefetto di Venezia, Michele Di Bari, parla di 21 vittime e 15 feriti, 5 dei quali in gravi condizioni. Nel tentativo di far luce sugli attimi precedenti all’incidente, gli inquirenti stanno analizzando attentamente i video disponibili.
Al momento, una delle ipotesi più plausibili riguarda la possibilità di un malore improvviso che avrebbe colto l’autista del pullman. Un video in loro possesso sembrerebbe mostrare il veicolo che arriva, rallenta, frena ed è quasi fermo quando colpisce il guardrail. Questa dinamica sembra compatibile con un improvviso “blackout fisico” del conducente.
Il conducente, Alberto Rizzotto, 40 anni, aveva preso servizio circa 90 minuti prima dell’incidente, escludendo così l’ipotesi di un colpo di sonno. Tuttavia, la dinamica esatta degli eventi deve ancora essere determinata. Massimo Fiorese, amministratore delegato de La Linea, ha dichiarato che l’autobus, dotato di telecamera, era nuovo, e dal video sembra che abbia rallentato prima di colpire il guardrail.
Fiorese ha specificato che l’autobus non ha preso fuoco in modo significativo, evitando una tragedia ancora più grave. Ulteriori dettagli sulla dinamica potrebbero emergere dalle telecamere presenti sul cavalcavia e dai video acquisiti dalla Smart Control Room del Comune di Venezia.
Il pullman stava eseguendo un servizio per conto del campeggio “Hu” di Marghera, quando è precipitato dal cavalcavia Rizzardi e ha preso fuoco dopo una caduta di dieci metri. Sulle cause dell’incidente, il presidente del Veneto Luca Zaia ha dichiarato che è ancora presto per avere informazioni precise, ma molte telecamere sul luogo potrebbero fornire importanti dettagli. La procura della Repubblica di Venezia ha aperto un’inchiesta contro ignoti per fare luce su questo tragico evento.
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