Inchiesta Covid: quali sono le accuse dei pm a Conte, Speranza e Fontana

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Inchiesta Covid: quali sono le accuse dei pm a Conte, Speranza e Fontana
3 MARZO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – L’inchiesta della Procura di Bergamo durata tre anni ha portato alla stesura di un documento di 35 pagine che accusa l’ex premier Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza di aver “cagionato per colpa” la morte di circa 50 persone in Lombardia durante la prima ondata di Covid-19.

L’inchiesta suggerisce che molte personalità politiche e sanitarie avrebbero commesso omissioni e ritardi nell’adottare le misure necessarie per arginare il contagio, come la mancata zona rossa in alcune aree della Lombardia e la mancata applicazione del piano pandemico.

Le accuse principali riguardano omicidio ed epidemia a titolo colposo, che sono difficili da provare in un contesto di emergenza sanitaria, ma ritenute necessarie dai magistrati per definire la posizione giudiziaria delle persone coinvolte. Il documento include anche nomi e cognomi di 57 familiari di persone decedute durante la prima ondata di Covid-19 a Bergamo.

L’indagine della procura di Bergamo ha stabilito che le decisioni prese dai vertici del governo e dalle autorità locali hanno contribuito alla morte di migliaia di persone. In particolare, la decisione di non chiudere i confini della Val Seriana dopo il primo caso di Covid-19 ha portato alla morte di 4.148 persone. L’indagine ha anche contestato reati di epidemia e omicidio colposo a diversi medici e funzionari pubblici, accusati di non aver fornito dispositivi di protezione ai lavoratori sanitari e di non aver attuato le prescrizioni del Piano per una pandemia influenzale. L’indagine ha anche evidenziato lacune nella dotazione di guanti, mascherine e ventilatori polmonari, nei piani di esercitazione dei sanitari e nei protocolli di sorveglianza sui viaggiatori.

La Procura di Bergamo ha chiuso le indagini contestando reati di epidemia colposa e omicidio colposo a diverse persone, tra cui il governatore Attilio Fontana, il presidente del Consiglio superiore della sanità Franco Locatelli e il capo del dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli.

Inoltre, Giuseppe Marzulli, Francesco Locati e Roberto Cosentina dell’ASST Bergamo Est sono stati indagati per epidemia e omicidio colposo a causa della mancata fornitura di dispositivi di protezione che avrebbero portato all’infezione di 35 operatori sanitari.

Il tribunale dei ministri di Brescia dovrà valutare le ipotesi di reato per Giuseppe Conte e Roberto Speranza. La chiusura delle indagini non costituisce un atto di accusa, ma una ricostruzione dei fatti che consente agli indagati di difendersi.

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