Incentivi auto 2024: oggi riapre il portale Ecobonus

A partire dalle 10 del 3 giugno, è possibile fare domanda per ottenere incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti

Incentivi auto 2024: oggi riapre il portale Ecobonus

Oggi si riapre il portale Ecobonus sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. A partire dalle 10 del 3 giugno, è possibile fare domanda per ottenere incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti. Gli acquirenti devono compilare e firmare i moduli per le dichiarazioni, che verranno poi inseriti dal venditore nella piattaforma. Il venditore deve confermare le operazioni entro 270 giorni dalla data di inserimento.

L’obiettivo dell’Ecobonus è incentivare la rottamazione dei veicoli più inquinanti, che attualmente costituiscono circa il 25% del parco circolante, per ridurre le emissioni di CO2, in linea con le normative europee. Gli incentivi possono arrivare fino a 13.750 euro con la sostituzione di un veicolo vecchio.

Gli incentivi riguardano veicoli non inquinanti di categorie M1 (autoveicoli), L1e-L7e (motocicli e ciclomotori), N1 e N2 (veicoli commerciali). È possibile prenotare anche contributi per l’acquisto di veicoli usati di categoria M1 e veicoli commerciali N1 e N2, anche non elettrici.

Per prenotare gli incentivi, è necessario accedere al portale Ecobonus. Gli acquirenti devono presentare una dichiarazione confermando di mantenere la proprietà del veicolo per almeno un anno, che raddoppia a due anni per le persone giuridiche. Le piccole e medie imprese devono presentare dichiarazioni sostitutive che certificano il possesso dei requisiti di PMI e l’esercizio di attività di trasporto.

Per gli acquisti effettuati da persone fisiche, è necessaria anche l’attestazione che il valore dell’ISEE del nucleo familiare sia inferiore a 30.000 euro e che i componenti non abbiano già beneficiato del medesimo contributo, insieme alla copia del documento di identità e del codice fiscale dell’acquirente e degli altri componenti del nucleo familiare.

Il processo per ottenere il contributo prevede diverse fasi. Il concessionario/rivenditore prenota il contributo, poi riconosce il contributo al cliente tramite compensazione del prezzo di acquisto. Il costruttore/importatore rimborsa al concessionario il contributo erogato e recupera il contributo sotto forma di credito d’imposta.

Gli incentivi, regolati dal DPCM del 6 aprile 2022, mirano a ridurre le emissioni di CO2, in linea con le normative europee e gli obiettivi del Piano integrato per l’energia e il clima (PNIEC) e dell’Agenda 2030. È previsto un contributo fino a 2.000 euro per l’acquisto di veicoli usati di classe Euro 6, a fronte della rottamazione di un’auto fino a Euro 4.

Con un ISEE superiore a 30.000 euro, l’incentivo per le auto elettriche varia da 6.000 a 11.000 euro, a seconda della classe di rottamazione. Con un ISEE inferiore ai 30.000 euro, l’incentivo può variare da 7.500 a 13.750 euro. Per le auto plug-in, l’incentivo varia da 6.000 a 11.000 euro. Per le motorizzazioni termiche, gli importi vanno da 2.000 a 3.000 euro.

Il provvedimento prevede anche un contributo per l’installazione di impianti GPL o a metano su autoveicoli di classe non inferiore a Euro 4, con un importo di 400 euro per impianti GPL e 800 euro per quelli a metano.

Per i veicoli destinati a taxi o noleggio con conducente e per l’installazione di impianti GPL e metano su veicoli di categoria M1, le modalità di prenotazione dei contributi saranno comunicate successivamente.

Il prezzo di listino, inclusi gli optional ma esclusa l’IVA, non deve superare i 35.000 euro per le autovetture delle fasce 0-20 g/km (elettriche) e 61-135 g/km (termiche), e i 45.000 euro per la fascia 21-60 g/km (ibride plug-in).

Per il 2024, sono stati stanziati 950 milioni di euro per l’Ecobonus, ai quali si aggiungono 50 milioni per i veicoli L, per un totale di un miliardo di euro.

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