In Russia parte la costruzione di una flotta di centrali nucleari galleggianti

Notizia dell’ultima ora: In Russia parte la costruzione di una flotta di centrali nucleari galleggianti


28 GIUGNO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Rosatom, la società statale per l’energia nucleare russa, ha firmato un accordo con il Gruppo TSS per la creazione di una joint venture volta alla costruzione di centrali nucleari galleggianti. Queste unità avranno una capacità di almeno 100 MWe e una durata di vita stimata fino a 60 anni, e l’energia prodotta sarà venduta nei paesi interessati. La flotta utilizzerà reattori RITM-200M, basati sulla tecnologia dei rompighiaccio nucleari russi più recenti.

Secondo l’accordo, i paesi del Medio Oriente, del Sud-Est asiatico e dell’Africa sono considerati mercati di riferimento per la joint venture. La messa in funzione delle centrali nucleari galleggianti è prevista nel periodo compreso tra il 2029 e il 2036. Questa iniziativa permetterà a Rosatom di ampliare la propria presenza tecnologica, economica e politica.

Andrey Nikipelov, vicedirettore generale per l’ingegneria meccanica e le soluzioni industriali di Rosatom, ha dichiarato che l’interesse per le centrali elettriche galleggianti è elevato in Russia e in tutto il mondo. Saranno offerte al mercato diverse unità galleggianti con varie potenze e utilizzi, adattabili a condizioni climatiche che vanno dall’Artico ai climi tropicali. Le centrali nucleari galleggianti offrono indipendenza energetica dalle reti elettriche principali e protezione dalla volatilità dei mercati energetici.

Sergey Velichko, presidente di TSS Group, ha sottolineato che la necessità di generare energia a basse emissioni di carbonio è sempre più urgente nel mondo. Le centrali nucleari galleggianti possono soddisfare questa esigenza, fornendo energia stabile, prevedibile e sostenibile ai clienti. Questa iniziativa rappresenta un investimento per un futuro ecologico e prevedibile per le future generazioni.

Rosatom sta già costruendo quattro centrali nucleari galleggianti per la zona mineraria di Baimskaya nell’Artico russo, dimostrando la capacità di trasportare queste unità in aree difficili da raggiungere. Queste centrali forniranno energia a prezzi accessibili, contribuendo allo sviluppo dell’industria e al benessere delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo.

La Russia dispone già della centrale nucleare galleggiante Akademik Lomonosov, che fornisce energia e calore alla città di Pevek. Questa centrale utilizza reattori KLT-40S da 35 MWe ciascuno, simili a quelli utilizzati su rompighiaccio nucleari precedenti. Le nuove centrali nucleari galleggianti, come quelle del progetto Cape Naglounyn, sono dotate di reattori della serie RITM, utilizzati nei più recenti rompighiaccio nucleari. I reattori RITM possono essere utilizzati anche sulla terraferma, con un impianto a reattore singolo previsto per Ust-Kuyga nell’estremo oriente russo.

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