In Lombardia le acque ad uso potabile sono contaminate da PFAS: cosa significa

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In Lombardia le acque ad uso potabile sono contaminate da PFAS: cosa significa
20 MAGGIO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Le acque lombarde destinate al consumo umano contengono PFAS (composti poli e perfluoroalchilici), sostanze chimiche artificiali altamente persistenti e associate a problemi di salute, compreso il rischio di sviluppare alcune forme tumorali. È quanto emerso da un’indagine condotta grazie a numerose richieste di accesso agli atti (FOIA) inviate a tutte le ATS (Agenzie di Tutela della Salute) e agli enti gestori delle acque potabili in Lombardia. Dei circa 4.000 campioni analizzati dagli enti competenti tra il 2018 e il 2022, circa il 19% (738 campioni) è risultato positivo alla presenza di PFAS.

Sono presenti casi in cui la contaminazione riguarda l’acqua di captazione e altri in cui è specificato che si tratta di acqua immessa nella rete dopo il trattamento. Purtroppo, nella maggior parte dei casi, gli enti non hanno specificato se i campioni si riferissero all’acqua dei pozzi o a quella che arriva dai rubinetti delle case. Inoltre, l’inquinamento potrebbe essere sottostimato, considerando che le analisi finora condotte sono state parziali e non capillari.

Le province lombarde con la percentuale più elevata di campioni contaminati sono state, in ordine:

Lodi, con l’84,8% dei campioni positivi ai PFAS;
Bergamo e Como, rispettivamente con il 60,6% e il 41,2%;
Milano, con un quinto delle analisi positive. Tuttavia, in termini assoluti, la provincia di Milano, dove sono state effettuate il maggior numero di analisi, registra il triste primato di campioni con presenza di PFAS (ben 201);
Brescia, con 149 campioni positivi;
Bergamo, con 129 campioni positivi.

La mappa mostra quanti campioni di acqua potabile superano i limiti più cautelativi vigenti o proposti in altre nazioni, come la Danimarca o gli Stati Uniti. I risultati indicano che parte delle acque lombarde sarebbe considerata non potabile secondo i nuovi parametri proposti negli Stati Uniti (il 13,1%) o quelli in vigore in Danimarca (il 13,4%).

Si riscontrano criticità particolari nelle città di Crema (CR), Crespiatica (LO), Pontirolo Nuovo (BG), Rescaldina (MI) e nell’area di Cantù-Mariano Comense (CO). Preoccupanti sono anche i risultati emersi a Milano, dove quasi un terzo dei campioni è risultato contaminato. A breve, sarà pubblicato un approfondimento sulla situazione a Milano, con una mappatura delle zone più contaminate, informazioni sui quartieri della città lombarda e le relative concentrazioni di PFAS.

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