ILMESSAGGERO – Stupro di Palermo: dopo la diffusione sui social delle foto dei 7 arrestati si temono spedizioni punitive

Dopo l’arresto dei 7 giovani sospettati di aver partecipato a uno stupro di gruppo a Palermo, le minacce e le accuse nei loro confronti si sono moltiplicate sui social media


22 AGOSTO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Dopo l’arresto dei sette giovani sospettati di aver partecipato a uno stupro di gruppo a Palermo, le minacce e le accuse nei loro confronti si sono moltiplicate sui social media. Le foto e i nomi degli indagati sono stati diffusi online, innescando un’onda di insulti e minacce, comprese minacce di morte, sia contro di loro che contro i loro parenti. Si è diffusa anche la pratica di rendere pubblici gli indirizzi di casa dei giovani sospettati e di organizzare azioni punitive contro di loro.

La vicenda ha scatenato una violenta reazione su vari social media. Per un periodo di 24 ore, la parola “stupro” è stata in cima alle tendenze su X (l’ex Twitter), e su TikTok e Instagram, i post più condivisi e visualizzati sono quelli che contengono nomi, cognomi e fotografie degli aggressori. Questi stessi aggressori si erano vantati di aver commesso lo stupro di gruppo, diffondendo un video dell’aggressione attraverso chat e commentando con frasi agghiaccianti.

Alcuni dei commenti sui social erano agghiaccianti, con utenti che invocavano la pena di morte, minacciavano violenza fisica o cercavano il video dell’aggressione. Questi commenti hanno coinvolto anche familiari degli arrestati, creando un clima di tensione e paura.

La polizia ha concentrato le indagini sui telefoni cellulari degli indagati, sospettando che contenessero prove aggiuntive. In particolare, è stata intercettata una conversazione tra due dei ragazzi arrestati, Samuele La Grassa ed Elio Arnao, nella quale discutevano della necessità di nascondere i loro telefoni. Uno di essi avrebbe addirittura seppellito il suo cellulare sotto terra, forse per nascondere ulteriori prove compromettenti.

Sabato sera si è tenuto un corteo nel centro storico di Palermo in solidarietà con la giovane vittima e tutte le vittime di violenza di genere. L’evento è stato organizzato dall’associazione “Non una di meno” ed è stato segnato da striscioni e slogan contro la violenza sessuale e per l’importanza del consenso.

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