FANPAGE – Da Sgarbi a Donzelli, il ministro Crosetto attaccato dal centrodestra dopo il caso Vannacci

Il caso del generale Vannacci continua a suscitare polemiche e divisioni all’interno del centrodestra, soprattutto in relazione alla posizione assunta dal ministro della Difesa, Guido Crosetto


22 AGOSTO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Il caso del generale Vannacci continua a suscitare polemiche e divisioni all’interno del centrodestra, soprattutto in relazione alla posizione assunta dal ministro della Difesa, Guido Crosetto. Il fondatore di Fratelli d’Italia ha dovuto affrontare recenti critiche interne al centrodestra dopo aver sollecitato l’avvio di un’indagine disciplinare nei confronti del generale destituito.

Nelle ultime ore, Crosetto ha dovuto rispondere alle polemiche e ha dichiarato di essere rimasto sorpreso da coloro che si dichiarano di destra ma sembrano mancare di senso dello Stato. Ha sottolineato la sua differenza rispetto a chi lo attacca, sia da una parte che dall’altra dello spettro politico. La posizione di Crosetto ha provocato un acceso dibattito all’interno del centrodestra, poiché l’opposizione è stata dura nei confronti del generale e del ministro.

Il deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, ha criticato implicitamente l’operato del ministro, sottolineando l’importanza della libertà di espressione e chiedendo se il Partito Democratico desideri ancora praticare la “lapidazione o il gulag”.

Anche il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, ha commentato la situazione, evidenziando un equivoco nel comportamento del ministro Crosetto. Sgarbi ha affermato che il provvedimento disciplinare nei confronti del generale Vannacci non è stato giustificato e che il ministro potrebbe non aver letto subito il libro del generale. Tuttavia, ha sottolineato che, mettendosi contro il generale in modo così evidente, Crosetto potrebbe aver limitato i danni che potevano derivare dalla gerarchia militare.

L’ex ministro Gianni Alemanno ha criticato Crosetto, sostenendo che il ministro ha commesso due errori: piegare la testa al politicamente corretto e offendere uno dei migliori ufficiali dell’esercito.

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