Il Tribunale di Bologna rinvia alla Corte di Giustizia europea il decreto del governo italiano sui “Paesi sicuri”

Il Tribunale di Bologna ha rinviato alla Corte di Giustizia europea il decreto del governo italiano sui “Paesi sicuri”. La richiesta riguarda i criteri per definire un Paese come sicuro e se le normative europee debbano prevalere in caso di conflitto con quelle nazionali. Questo rinvio è stato sollecitato da un richiedente asilo del Bangladesh contro la commissione territoriale per il riconoscimento della protezione.

Il tribunale ha contestato anche la definizione di “Paesi sicuri”, sottolineando che non si può considerare sicuro un Paese in cui solo la maggioranza della popolazione vive in sicurezza, poiché il sistema di protezione internazionale si rivolge principalmente alle minoranze. Il giudice ha citato il caso della Germania nazista come esempio di come una nazione possa apparire sicura per la maggior parte, ma non per gruppi vulnerabili.