Secondo il Rapporto Istat sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, nel 2022 1/5 della popolazione italiana si trova a rischio di povertà o di esclusione sociale
Secondo il Rapporto Istat sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, nel 2022 un quinto della popolazione italiana si trova a rischio di povertà o di esclusione sociale. Questo rischio riguarda anche l’11,5% dei lavoratori, pari a 2,7 milioni di persone. La situazione è ancora più grave per i lavoratori stranieri, con quasi un quarto di loro a rischio povertà. Questi dati vengono presentati nel contesto del monitoraggio dell’Agenda 2030 per l’Italia.
Il rapporto evidenzia che il tasso di povertà in Italia rimane superiore alla media europea e ha registrato una stabilità nell’ultimo quinquennio. Tuttavia, tra il 2021 e il 2022 si è verificata una diminuzione della percentuale di persone in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale (-1,4 punti percentuali) e di persone che vivono in famiglie con bassa intensità di lavoro (-1,0 p.p.), come riportato dall’Istat. Le differenze territoriali rimangono significative, con meno del 15% della popolazione a rischio nel Nord e oltre il 40% nel Mezzogiorno.
Nel frattempo, secondo la Coldiretti, gli italiani hanno speso oltre 3 miliardi di euro in più per l’alimentazione, ma a causa dell’aumento dei prezzi hanno dovuto ridurre le quantità acquistate nei primi cinque mesi del 2023. L’indice di inflazione relativo ai prodotti alimentari è aumentato dell’11,4%, superando la media dell’inflazione che è scesa al 7,6%, secondo i dati dell’Istat. Mentre i prodotti alimentari lavorati hanno rallentato la loro crescita (+13,2% rispetto al +14% dell’anno precedente), quelli non lavorati hanno accelerato (+8,8% rispetto all’8,4% precedente), in particolare i prezzi degli ortaggi freschi o refrigerati (+13,8%). A causa di questa inflazione alimentare record degli ultimi 40 anni, i consumi domestici di frutta e verdura fresca sono diminuiti dell’8% nei primi tre mesi del 2023. Le famiglie cercano di tagliare le spese e di trovare prezzi più bassi, cambiando negozio o supermercato alla ricerca di promozioni. La situazione è preoccupante, con oltre 3,1 milioni di persone che hanno richiesto aiuto per l’alimentazione, ricorrendo alle mense per i poveri o ai pacchi alimentari. Sono state distribuite 92.000 tonnellate di cibo negli ultimi dodici mesi, secondo i dati del Fondo europeo di aiuti agli indigenti (FEAD) analizzati dalla Coldiretti.
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